Notifica a mezzo ufficiale giudiziario

Lucio Di Nosse

Inquadramento

La notifica o notificazione è un atto giuridico per mezzo del quale si porta a conoscenza di un soggetto un determinato documento. La notificazione validamente eseguita conferisce conoscenza legale dell'atto e produce gli effetti giuridici previsti dall'ordinamento; in ambito tributario non ammette equipollenti. Dal 1° luglio 2019 la notifica degli atti del processo tributario può avvenire esclusivamente in forma telematica.

Nei casi residui tassativamente indicati dalla legge, la notificazione è ancora eseguita per mezzo dell'Ufficiale Giudiziario, il quale può eseguirla personalmente o a mezzo del servizio postale.

Formula

MODELLO DI RELAZIONE DI NOTIFICA ESEGUITA DALL'UFFICIALE GIUDIZIARIO

Su richiesta di ... e del suo difensore avv./dott.comm./altro ... come in atti individuati, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all'Ufficio Unico Notifiche presso la Corte d'appello di ... , ho notificato il su esteso atto a ... ... , residente / domiciliato in ... , ed ivi recatomi , (oppure avendolo rinvenuto in/presso ... ) ne ho consegnato copia a:

mani proprie del medesimo destinatario / il destinatario ha rifiutato di ricevere l'atto, mediante consegna a ... quale soggetto legittimato a ricevere l'atto ai sensi dell'art.139 c.p.c. / non avendo rinvenuto altri soggetti legittimati a ricevere l'atto/ per incapacità dei soggetti rinvenuti ovvero per il rifiuto dei soggetti rinvenuti a ricevere l'atto ho provveduto agli ulteriori adempimenti previstati dalla legge.

Commento

Il processo tributario telematico è diventato obbligatorio; dal 1° luglio 2019 le parti notificano e depositano gli atti processuali e i documenti esclusivamente con modalità telematiche secondo le regole indicate nel d.m. n. 163/2013, e nel d.d. 4 agosto 2015; l'art. 16, comma 5, del d.l. n. 119/2018, dispone che l'obbligo si applica “ai giudizi instaurati in primo e secondo grado, con ricorso notificato a decorrere dal 1° luglio 2019”.

La notifica a mezzo P.E.C. deve avvenire secondo le disposizioni contenute nel regolamento sul processo tributario telematico (d.m. n. 163/2013). L'indicazione dell'indirizzo PEC ha valore di elezione di domicilio a tutti gli effetti (art. 16-bis, comma 4, d.lgs. n. 546/1992). Dal 1° luglio 2019 - a seguito delle modifiche dell'articolo 16-bis del d.lgs. n. 546/1992 apportate con il d.l. n. 119/2018, convertito nella l. n. 136/2018 - la notifica a pezzo P.E.C. è diventata obbligatoria. Tuttavia secondo la nuova formulazione del comma 2 dell'art. 16-bis, nei casi di mancata indicazione dell'indirizzo di posta elettronica certificata del difensore o della parte e qualora l'indirizzo P.E.C. non sia rinvenibile nei pubblichi elenchi, le notificazioni devono essere eseguite ai sensi dell'art. 16 del d.lgs. n. 546/1992. L'obbligo della notifica del ricorso a mezzo P.E.C. non si applica per quei soggetti che non si avvalgono della difesa tecnica nelle cause di valore inferiore ai tremila euro.

In tal caso la notifica degli atti processuali avviene generalmente a mezzo dell'ufficiale giudiziario che procede alla redazione della relata di notifica. La notificazione è effettuata ‘a mani proprie' quando l'atto viene consegnato direttamente al destinatario persona fisica. L'ufficiale giudiziario può sempre eseguire la notificazione mediante consegna della copia nelle mani proprie del destinatario, presso la casa di abitazione oppure, se ciò non è possibile, ovunque lo trovi nell'ambito della circoscrizione dell'ufficio giudiziario al quale è addetto.

Se il destinatario rifiuta di ricevere la copia, l'ufficiale giudiziario ne dà atto nella relazione, e la notificazione si considera fatta in mani proprie

La legittimazione a presentare istanza di notificazione, ai sensi dell'art. 137 c.p.c., spetta alla parte, la quale può chiederne l'esecuzione sia personalmente che a mezzo di difensore munito di procura, sicché l'inesistenza della notificazione può ravvisarsi soltanto quando essa sia stata richiesta da chi non ha la rappresentanza della parte, non essendo, in tal caso, a questa in alcun modo riferibile l'atto compiuto (Cass. V, n. 10102/2017).

In tema di notificazione, la violazione delle norme di cui agli artt. 106 e 107 d.P.R. n. 1229 /1959 costituisce una semplice irregolarità del comportamento del notificante la quale non produce alcun effetto ai fini processuali e quindi non può essere configurata come causa di nullità della notificazione.

In particolare, la suddetta irregolarità, nascendo dalla violazione di norme di organizzazione del servizio svolto dagli ufficiali giudiziari non incide sull'idoneità della notificazione a rispondere alla propria funzione nell'ambito del processo e può, eventualmente, rilevare soltanto ai fini della responsabilità disciplinare o di altro tipo del singolo ufficiale giudiziario che ha eseguito la notificazione (Cass. S.U., n. 17533 /2018).

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