Notifica a mezzo messo comunale o messo autorizzato dall'amministrazione finanziariaInquadramentoL'art. 60 del d.P.R. n. 600/1973, modificato dal d.l. n. 193/2016, art. 7-quater, ed in vigore dal 3 dicembre 2016, dispone che la notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente è eseguita dai messi comunali ovvero dai messi speciali autorizzati dall'ufficio; per gli atti processuali l'art. 16 del d.lgs. n. 546/1992 al quarto comma dispone che gli enti impositori, gli agenti della riscossione e i soggetti iscritti nell'albo di cui all'art. 53 del d.lgs. n. 446/1997, provvedono alle notificazioni anche a mezzo del messo comunale o di messo autorizzato dall'amministrazione finanziaria, con l'osservanza delle disposizioni di cui al comma 2. FormulaMODELLO DI RELAZIONE DI NOTIFICA ESEGUITA DAL MESSO COMUNALE O DAL MESSO AUTORIZZATO DALL'AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA Su richiesta dell'Ufficio ... in persona di ... , io sottoscritto messo del Comune di ... , (ovvero messo autorizzato dall'amministrazione finanziaria) ho notificato il su esteso atto a ... ... , residente / domiciliato /con sede in ... , ed ivi recatomi , (oppure avendolo rinvenuto in/presso ... ) ne ho consegnato copia a: mani proprie del medesimo destinatario/il destinatario ha rifiutato di ricevere l'atto,/ mediante consegna a ... quale soggetto legittimato a ricevere l'atto ai sensi dell'art. 139 c.p.c. / non avendo rinvenuto altri soggetti legittimati a ricevere l'atto/ per incapacità dei soggetti rinvenuti ovvero per il rifiuto dei soggetti rinvenuti a ricevere l'atto ed ho provveduto agli ulteriori adempimenti previstati dalla legge. Luogo e data ... Firma ... CommentoLa notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente è eseguita secondo le norme stabilite dagli artt. 137 e ss. c.p.c., con alcune modifiche; infatti la notificazione è eseguita dai messi comunali ovvero dai messi speciali autorizzati dall'ufficio, i quali devono fare sottoscrivere dal consegnatario l'atto o l'avviso ovvero indicare i motivi per i quali il consegnatario non ha sottoscritto; se il consegnatario non è il destinatario dell'atto o dell'avviso, il messo consegna o deposita la copia dell'atto da notificare in busta che provvede a sigillare e su cui trascrive il numero cronologico della notificazione, dandone atto nella relazione in calce all'originale e alla copia dell'atto stesso. Sulla busta non sono apposti segni o indicazioni dai quali possa desumersi il contenuto dell'atto. Il consegnatario deve sottoscrivere una ricevuta e il messo dà notizia dell'avvenuta notificazione dell'atto o dell'avviso, a mezzo di lettera raccomandata; eccettuato il caso di consegna dell'atto o dell'avviso in mani proprie, la notificazione deve essere fatta nel domicilio fiscale del contribuente destinatario, il quale può eleggere domicilio presso una persona o un ufficio nel comune del proprio domicilio fiscale per la notificazione degli atti o degli avvisi che lo riguardano. In tal caso l'elezione di domicilio deve risultare espressamente da apposita comunicazione effettuata al competente ufficio a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento ovvero in via telematica con modalità stabilite con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate. Nel caso in cui nel Comune nel quale deve eseguirsi la notificazione non vi è abitazione, ufficio o azienda del contribuente, e ricorre quindi l'ipotesi di irreperibilità assoluta del contribuente destinatario l'avviso del deposito prescritto dall'art. 140 del c.p.c., in busta chiusa e sigillata, si affigge nell'albo del comune e la notificazione, ai fini della decorrenza del termine per ricorrere, si ha per eseguita nell'ottavo giorno successivo a quello di affissione Le variazioni e le modificazioni dell'indirizzo hanno effetto, ai fini delle notificazioni, dal trentesimo giorno successivo a quello dell'avvenuta variazione anagrafica o, per le persone giuridiche e le società ed enti privi di personalità giuridica, dal trentesimo giorno successivo a quello della ricezione da parte dell'ufficio della dichiarazione prevista dagli artt. 35 e 35-ter del d.P.R. n. 633/1972, ovvero del modello previsto per la domanda di attribuzione del numero di codice fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati alla presentazione della dichiarazione di inizio attività IVA. Qualunque notificazione a mezzo del servizio postale si considera fatta nella data della spedizione; i termini che hanno inizio dalla notificazione decorrono dalla data in cui l'atto è ricevuto. In deroga all'art. 149-bis del c.p.c. e alle modalità di notificazione previste dalle norme relative alle singole leggi d'imposta non compatibili con quelle di cui al presente comma, la notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati alle imprese individuali o costituite in forma societaria e ai professionisti iscritti in albi o elenchi istituiti con legge dello Stato può essere effettuata direttamente dal competente ufficio a mezzo di posta elettronica certificata, all'indirizzo del destinatario risultante dall'indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-P.E.C. Ai fini del rispetto dei termini di prescrizione e decadenza, la notificazione si intende comunque perfezionata per il notificante nel momento in cui il suo gestore della casella di posta elettronica certificata gli trasmette la ricevuta di accettazione con la relativa attestazione temporale che certifica l'avvenuta spedizione del messaggio, mentre per il destinatario si intende perfezionata alla data di avvenuta consegna contenuta nella ricevuta che il gestore della casella di posta elettronica certificata del destinatario trasmette all'ufficio. La Corte cost. con la sentenza n. 258/2012, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del comma 3 dell'art. 26 del d.P.R. n. 602/1973, nella parte in cui stabilisce che la notificazione della cartella di pagamento “Nei casi previsti dall'art. 140 c.p.c.... si esegue con le modalità stabilite dall'art. 60 del d.P.R. n. 600/1973”, anziché “Nei casi in cui nel comune nel quale deve eseguirsi la notificazione non vi sia abitazione, ufficio o azienda del destinatario....si esegue con le modalità stabilite dall'art. 60, comma 1, alinea e lettera e), del d.P.R. 29 settembre, n. 600”. Vale a dire che in ipotesi di irreperibilità relativa del contribuente è applicabile soltanto l'art. 140 c.p.c., che dispone: “Se non è possibile eseguire la consegna per irreperibilità o per incapacità o rifiuto delle persone indicate nell'articolo precedente, l'ufficiale giudiziario deposita la copia nella casa del comune dove la notificazione deve eseguirsi, affigge avviso del deposito in busta chiusa e sigillata alla porta dell'abitazione o dell'ufficio o dell'azienda del destinatario e gliene dà notizia per raccomandata con avviso di ricevimento”. Soltanto in caso di irreperibilità assoluta, ossia quando sono ignoti la residenza, il domicilio o la sede del contribuente si procede alla notifica nelle forme previste dall'art. 60 del d.P.R. n. 600/1973 senza che sia necessaria la spedizione della raccomandata, con modalità equipollenti a quelle previste dall'art. 143 c.p.c. |