Tra stato dell'insolvenza e inadempimento dell'obbligazione

La Redazione
20 Gennaio 2020

L'insolvenza, come noto, consiste in una "situazione strutturale e non transitoria di incapacità di soddisfare regolarmente e con i mezzi normali le proprie obbligazioni a seguito del venir meno delle condizioni di liquidità e di credito"...

Occorre distinguere lo stato dell'insolvenza, di cui all'art. 5, L. fall., dall'inadempimento dell'obbligazione.

L'insolvenza, come noto, consiste in una "situazione strutturale e non transitoria di incapacità di soddisfare regolarmente e con i mezzi normali le proprie obbligazioni a seguito del venir meno delle condizioni di liquidità e di credito"; per contro, l'inadempimento costituisce un indizio sintomatico dello stato di insolvenza ma non ne rappresenta elemento necessario. Di conseguenza, ben possono configurarsi le seguenti situazioni:

  • sussiste stato di insolvenza, ma non inadempimento: è il caso dell'imprenditore che adempie le proprie obbligazioni con mezzi anormali, ad esempio cedendo i propri beni in luogo del pagamento;
  • sussiste inadempimento, ma non stato di insolvenza: è il caso dell'imprenditore che volontariamente rifiuti di adempiere un'obbligazione, contestandone l'an o il quantum; ed è ancora il caso dell'imprenditore che si trovi nella sola temporanea impossibilità di soddisfare i creditori, quando possa prospetticamente valutarsi che tale situazione è superabile, ad esempio, con la riscossione di crediti di certo realizzo, che lo stesso vanta nei confronti di terzi.

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