Il giudice territorialmente competente per la dichiarazione di fallimento
05 Febbraio 2020
La vicenda. Il Tribunale, su ricorso del PM, dichiarava il fallimento di una s.r.l. in liquidazione, dando atto del trasferimento della sede legale della società in un'altra città (da Novara a Milano), escludendone però la rilevanza per l'individuazione del giudice territorialmente competente, poiché avvenuto nell'anno antecedente alla presentazione dell'istanza di fallimento. Contro tale decisione, la società stessa propone istanza di regolamento di competenza, sostenendo che lo spostamento non ha avuto luogo con l'intenzione dell'imprenditore di ingannare i creditori o di sottrarre la procedura al giudice naturale precostituito per legge; ma questo per i Giudici di legittimità non viene in considerazione ai fini dell'individuazione del giudice competente poiché ciò che rileva è il dato obiettivo della prossimità della data del trasferimento a quella di presentazione dell'istanza di fallimento.
L'individuazione del giudice territorialmente competente. Ai sensi dell'art. 9 l.fall., la competenza territoriale per la dichiarazione di fallimento di una società spetta al Tribunale del luogo in cui si trova la sede principale dell'impresa, cioè dove svolge effettivamente la sua attività direttiva ed amministrativa, che, in virtù di una presunzione iuris tantum, coincide con la sede legale, salvo prova contraria, ossia che la sede effettiva sia altrove.
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