Emergenza sanitaria: la normativa non incide sul diritto di visita del figlio con il genitore non convivente

Redazione Scientifica
15 Aprile 2020

Confermati il diritto del minore di frequentare il genitore non convivente e il correlato esercizio del diritto di visita di quest'ultimo. Tuttavia, è fatta salva la possibilità di valutare ogni singola situazione familiare e il concreto pericolo per il minore di contrarre il Covid-19.

Entrambi i ricorsi presentati ai giudici competenti dei Tribunali di Brescia e La Spezia vertono sulla decisione da parte del genitore di sospendere le frequentazioni e le visite del figlio minore con il genitore non convivente, per ragioni di sicurezza correlate all'attuale situazione di emergenza sanitaria.

Confermato il diritto di visita dei figli con i genitori non conviventi. Ebbene, le Corti hanno rilevato che l'attuale normativa, volta a contrastare l'emergenza sanitaria in atto anche attraverso limitazioni alla circolazione delle persone sul territorio, non incide sul diritto del minore di frequentare il genitore non convivente e neppure sul correlato esercizio del diritto di visita da parte di quest'ultimo, e ciò a garanzia del rispetto del principio delle bi-genitorialità. È tuttavia doveroso valutare ogni singola situazione familiare e l'eventuale necessità di tutelare i figli dal pericolo di contrarre il virus.
A sostegno della decisione di confermare i provvedimenti con cui sono stati stabiliti i calendari di visita e di frequentazione dei genitori non conviventi con i propri figli, le Corti rilevano altresì che, nell'ultimo modello di autocertificazione, il Ministero dell'Interno ha inserito tra i motivi di necessità, per gli spostamenti interni nello stesso Comune, e di assoluta necessità, per gli spostamenti tra Comuni diversi, proprio gli “obblighi di affidamento dei minori”.

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