Escluso un diritto di successione automatica nell'assegnazione dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica
17 Aprile 2020
La vicenda. Il Tribunale di Roma accoglieva la domanda di subentro nell'assegnazione in un alloggio dell'Azienda Territoriale Residenziale Pubblica (ATER) del Comune di Roma avanzata dall'attrice in qualità di figlia dell'originario assegnatario deceduto. La donna aveva infatti fatto rientro nell'alloggio dopo il decesso anche della madre e la separazione dal marito. La decisione è stata ribaltata dalla Corte d'Appello. La donna ha impugnato la sentenza in cassazione.
Assegnazione e non successione. Il ricorso non trova accoglimento in quanto la Corte d'Appello risulta aver correttamente applicato i principi in tema di edilizia residenziale pubblica secondo cui l'unico titolo che abilita alla locazione è l'assegnazione, con la conseguenza che in caso di morte dell'assegnatario si verifica la cessazione dell'assegnazione-locazione con ritorno dell'alloggio nella disponibilità dell'ente. Quest'ultimo potrà quindi procedere, nell'esercizio del suo potere discrezionale, ad una nuova assegnazione eventualmente a favore di soggetti conviventi o titolari di altro titolo preferenziale ai sensi dell'art. 12, d.P.R. n. 1035/1972. Non è infatti configurabile un diritto al subentro automatico nell'assegnazione per effetto delle vicende successorie. |