Concordato in continuità: limiti rigidi al dilazionamento dei pagamenti
19 Maggio 2020
In tema di concordato con continuità, la fissazione del termine annuale ex art 186 bis l.fall. (e biennale ex art 86 c.c.i.) recepisce la necessità di assicurare i termini certi di pagamento per i creditori con diritto di prelazione sui beni necessari alla continuazione dell'attività di impresa, in quanto non essendone prevista la liquidazione e con essa un termine, il loro pagamento deve necessariamente essere assicurato all'omologazione ovvero, laddove sia prevista una moratoria, nel termine massimo di un anno dall'omologazione, in ragione dell'andamento dell'esercizio imprenditoriale quanto a flussi di cassa, ovvero a ricavato del trasferimento o conferimento nella continuità indiretta previsti nel piano ex art 186 bis lett. b) l. fall. Appare contraria all'intero quadro sistematico in sintesi delineato, l'interpretazione dell'art 186 bis l. fall. in forza della quale il pagamento dei creditori privilegiati risulta rimesso — al pari dei creditori chirografari- alla determinazione unilaterale del debitore, con un sostanziale sovvertimento del valore assegnato dall'ordinamento alla tutela delle garanzie reali.
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