Sull'efficacia dell'ordinanza di assegnazione posta alla base del precetto opposto
26 Maggio 2020
Il caso. Il giudice di secondo grado rilevava l'inefficacia dell'ordinanza di assegnazione posta alla base del precetto opposto, ai sensi dell'art. 141, comma 1-bis, d.l. n. 669/1996 (convertito in l. n. 30/1997), come modificato dall'art. 44, comma 3, lett. b) d.l. n. 20 settembre 2003, convertito in l. n. 326/2003, poiché era trascorso più di un anno tra l'entrata in vigore della nuova disposizione legislativa, che ha introdotto un termine di efficacia di un anno per l'esazione dei crediti di cui alle ordinanze di assegnazione di crediti nei confronti di enti previdenziali – come nel caso in esame – e la notificazione dell'atto di precetto. Interviene così la Corte di Cassazione.
Efficacia ordinanza di assegnazione. Per il ricorrente tale disposizione non sarebbe applicabile al caso di specie, poiché è entrata in vigore successivamente all'emissione dell'ordinanza di assegnazione e non potrebbe ritenersi retroattiva.
*Fonte: www.dirittoegiustizia.it |