Sulla natura giuridica degli Istituti IRCCS
09 Giugno 2020
La Fondazione Irccs la quale, come consentito dall'art. 9 del d.lgs n. 288/2003, si impegni, dietro pagamento di un corrispettivo, a mettere a disposizione dell'operatore privato le sue conoscenze scientifiche, i suoi laboratori, il suo personale, dipendente – e non, il suo know how - al fine di conseguire, anche attraverso l'elaborazione di test innovativi, nuovi risultati, nuovi prodotti e nuove invenzioni, la cui titolarità resta riservata al soggetto privato, conclude un contratto attivo che non rientra nella sfera di applicazione del d.l.vo n. 50 del 2016, ma è nondimeno soggetto alla normativa nazionale ed eurounitaria in materia di affidamento dei contratti e, in particolare, ai principi di libertà di stabilimento (art. 49 TFUE ex articolo 43 del TCE), libertà di prestazione dei servizi (art. 56 TFUE ex articolo 49 del TCE), parità di trattamento e divieto di discriminazione in base alla nazionalità (artt. 49 e 56 TFUE), trasparenza e non discriminazione (art. 106 TFUE ex articolo 86 del TCE). La trasformazione degli Irccs in Fondazioni ha innescato una privatizzazione solo formale, che consente all'ente di perseguire le proprie finalità istituzionali mediante un'attività disciplinata in tutto o in parte dal diritto privato, senza però alterare la natura propria di soggetto pubblico, chiamato a svolgere un pubblico servizio e una pubblica funzione, integrati da attività assistenziali di ricovero e cura degli infermi e da ricerca scientifica bio-medica, lasciando ferma la natura pubblica delle risorse finanziarie di cui la fondazione si avvale. |