Rinuncia al ricorso per cassazione della parte e del difensore con istanza di condanna delle controparti alle spese processuali

Roberto Succio

Formula

CORTE DI CASSAZIONE

R.G…………

ATTO DI RINUNCIA AL RICORSO PER CASSAZIONE

nell'interesse R.G. n……………………del sig. ……………………………….c.f………………………rappresentato e difeso giusta delega in atti dall'avv…………………….., il quale anche personalmente sottoscrive il presente atto

CONTRO

Agenzia delle Entrate ………

NONCHE' CONTRO

Agenzia delle Entrate Riscossioni s.p.a. ………per la cassazione della sentenza emessa dalla Corte di giustizia tributaria di secondo grado del…………………………..n…………………………in data………………………depositata in data……………………

PREMESSO

– che è pendente di fronte a Codesta Corte il giudizio rubricato al n.r.g………….. per l'impugnativa della cartella n…………….(doc. n. 1). – che nel corso del giudizio l'atto impugnato è stato oggetto di annullamento come da provvedimento che si produce (doc. n. 2) – che pertanto non vi è più interesse alla prosecuzione del giudizio, poiché la pretesa erariale è venuta meno – che la rinuncia qui manifestata al ricorso, peraltro, non comporta analoga rinuncia alle spese processuali, poiché l'atto impugnato, come si evince dal provvedimento che lo ha annullato, era viziato ab origine per le ragioni ivi indicate -  che pertanto dovrà disporsi la condanna delle controparti in solido tra di loro alle spese processuali a favore del contribuente.

 Tutto cio' premesso,

 il sig. ………………come in atti rappresentato e difeso

RINUNCIA

agli atti del giudizio ai sensi e per gli effetti dell'art. 390 c.p.c.;

CHIEDE

condannarsi le controparti, in solido tra di loro, alla rifusione delle spese di giudizio come da nota spese che si allega (doc. n. 3).

Si allegano i seguenti documenti 1……... 

Luogo e data…..

Firma Avv ………………..2

Firma  sig………………..3

 

 

 

 

[1] Elencare e descrivere sinteticamente i documenti che si producono come illustrati nella narrativa.

[2] Sottoscrizione del difensore.

[3] Sottoscrizione del ricorrente personalmente.

Inquadramento

La parte ricorrente può sempre rinunciare al ricorso. In limitati e rari casi, ove la rinuncia trovi giustificazione nell'avvenuto annullamento (ad esempio a seguito di esercizio del potere di autotutela dell'Amministrazione o del Riscossore) dell'atto, e nel caso in cui esso sia riconosciuto viziato sin dall'inizio del giudizio, la Corte di cassazione ritiene che possa escludersi la sussistenza delle gravi ed eccezionali ragioni che giustifichino la compensazione delle spese processuali, ex art. 92 c.p.c.

Commento

Con l'atto in oggetto, la parte personalmente e il suo difensore rinunciano al ricorso, stante l'annullamento dell'atto impugnato. Nondimeno, in quanto l'atto è stato riconosciuto viziato e quindi illegittimo sin dal momento della sua notifica al contribuente, questi può chiedere comunque siano a suo favore liquidate le spese di giudizio, in quanto non sussistono le ragioni di cui all'art. 92 c.p.c. – richiamate quanto al processo tributario anche dall'art. 15 d.lgs. n. 546/1992 – per disporne da parte del giudice la compensazione. E' fatto salvo ogni differente eventuale accordo, in punto spese, tra le parti processuali.

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