Procura apposta in video e mandata su WhatsApp dal cliente

03 Luglio 2020

La procura apposta in video call tra cliente e avvocato, poi inviata dal cliente via WhatsApp e scaricata dall'avv., è valida ai fini del deposito telematico?

La procura apposta in video call tra cliente e avvocato, poi inviata dal cliente via WhatsApp e scaricata dall'avv., è valida ai fini del deposito telematico?

Ai sensi dell'art. 83 del d.l. n. 18 del 17 marzo 2020 (come confermato dalla legge n. 70/2020) la copia per immagine della procura e del documento di identità può essere trasmessa con qualsiasi strumento di comunicazione elettronica.
WhatsApp rappresenta sicuramente un mezzo di comunicazione elettronica e pertanto ai fini procedurali la procura potrà dirsi correttamente conferita.

Tuttavia ai fini del rispetto delle prescrizioni imposte dalla normativa privacy vigente ed in particolare dal Regolamento Europeo Privacy, WhatsApp non può certo considerarsi uno strumento di trasmissione affidabile nelle comunicazioni avvocato cliente essendo i server di detta applicazione non collocati sul territorio dell'unione europea.

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