Con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nell’assegnazione dei punteggi utilizzato tutto il potenziale differenziale per il prezzo
13 Aprile 2020
È illegittima la procedura di gara in cui viene completamente annullato il confronto concorrenziale tra le offerte economiche perché la formula matematica applicata non rispecchia il reale valore delle offerte economiche presentate, in quanto il punteggio ad esso attribuibile è commisurato non all'intero range dei punti messi in palio. Ne viene che l'assegnazione in concreto di pochi punti rispetto a quelli formalmente previsti per l'offerta economica, in uno all'impossibilità di utilizzare l'intero differenziale potenziale in termini di punteggio per tale offerta (per avere la stazione appaltante, nell'applicare la formula matematica prescelta, omesso di porre a base di raffronto i ribassi percentuali sulle componenti comprimibili della base d'asta), snaturano nella gara in oggetto il criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa stabilito dalla legge di gara, determinando una significativa svalutazione dell'incidenza dell'elemento prezzo (conf. Cons. di Stato, V, 28 agosto 2017, n. 4081; 7 giugno 2017, n. 2739; 22 marzo 2016, n. 1186; 15 luglio 2013, n. 3802; 31 marzo 2012, n. 1899).
A significative differenze dei prezzi offerti corrisponde, infatti, un ristretto ed esiguo differenziale di punteggio per tale componente.
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