Responsabilità nella conduzione dei monopattini

Valerio Zinga
21 Luglio 2020

I profili del rischio che attengono alla vita di tutti i giorni sono da sempre oggetto di attento monitoraggio da parte anche delle funzioni attuariali delle imprese di assicurazione in quanto, secondo lo schema tipico del contratto assicurativo, l'alea di un determinato accadimento o attività può variare anche sensibilmente sull'effetto di fenomeni non sempre prevedibili.
Introduzione

I profili del rischio che attengono alla vita di tutti i giorni sono da sempre oggetto di attento monitoraggio da parte anche delle funzioni attuariali delle imprese di assicurazione in quanto, secondo lo schema tipico del contratto assicurativo, l'alea di un determinato accadimento o attività può variare anche sensibilmente sull'effetto di fenomeni non sempre prevedibili.

Si può dire che l'evoluzione della società moderna spesso compie passi in avanti talmente repentini che non sempre la percezione e la prevedibilità dei nuovi rischi correlati viaggi di pari passo e si allinei tempestivamente ai mutati costumi.

È il caso della recente diffusione su larga scala dell'uso dei monopattini e di altri strumenti di mobilità leggera dotati di un motore alimentato da energia elettrica.

Il pezzo che segue si propone di analizzare innanzitutto la normativa (ancora acerba o incompleta per il vero) che regola la circolazione di questi mezzi divenuti largamente diffusi anche dopo e per effetto dei vincoli di mobilità posti dalla lotta al contagio del Covid-19, avendo a mente anche il riflesso di tali norme sui canoni della responsabilità civile per chi conduca o possegga questi veicoli.

Infine, la trattazione affronta e analizza il fenomeno della collocazione di questo rischio all'interno del settore assicurativo, in assenza di un obbligo introdotto dal legislatore di assicurare la circolazione per i danni involontariamente arrecati ai terzi.

Gli strumenti di mobilità leggera

Si sta ponendo nel mondo della nostra quotidianità sociale e dei profili di rischio connessi alla nostra vita, un tema legato ad una evoluzione delle nostre abitudini che pone anche problematiche e riflessi sul mondo dei rischi coperti dalle imprese di assicurazione.

Si tratta della recente diffusione esponenziale dell'uso degli strumenti di mobilità leggera (monopattini ed altri strumenti agili normalmente alimentati in modo assistito, o elettrico) in parte generato dalle mutate esigenze di viabilità urbana post-Covid e in parte alimentate ed incentivate dalla recente normazione amministrativa emergenziale.

L'elevatissimo impatto dello strumento e delle sue evoluzioni e diversificazioni tecnologiche nel nostro mondo reale ha determinato un ampliamento delle profilature delle nostre abitudini ed anche del conseguente impatto delle stesse sui rischi garantiti da alcuni prodotti assicurativi di grande diffusione, come le polizze “famiglia” (cd “Capo Famiglia”) o di responsabilità civile generale o della vita quotidiana.

Si rende dunque opportuna una analisi di questo recente e massivo fenomeno sociale sul piano delle fonti normative odierne ed anche delle possibili evoluzioni recettizie del mercato assicurativo rispetto al mutato profilo di rischio.

Fonti normative e regolamentazione viabilistica

Le fonti normative attengono essenzialmente a:

- Decreto Ministeriale n.229 del 04 giugno 2019 autorizza la sperimentazione;

- Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 art. 1, comma 75;

- Legge 8 del 28 febbraio 2020 conversione e modifiche al D.L. 162/2019 introduce art. 33-bis “Monopattini Elettrici” e modifica l'art. 1, comma 75 della l. 160/2019 introducendo 7 subarticoli;

- Circolare esplicativa Polizia Stradale;

- normative delegate a livello amministrativo locale.

La Circolare esplicativa del Servizio della Polizia Stradale del 9 marzo 2020 contiene la disciplina per la circolazione dei monopattini elettrici.

Tale circolare riprende quanto statuito dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, che ha convertito con modificazioni il decreto-legge cosiddetto "decreto milleproroghe" (D.L. 162/2019), e che ha introdotto, tra le altre, disposizioni sulla circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica e sui veicoli atipici. La norma, oltre a prorogare di dodici mesi il termine di conclusione della sperimentazione, portandolo al 27 luglio 2022, disciplina la circolazione dei monopattini elettrici, anche al di fuori dell'ambito della sperimentazione, e dei segway, hoverboard, monowheel e degli analoghi dispositivi elettrici di mobilità personale.

La legge n.8/2020 introduce nuove regole relative, ad esempio, ai limiti di età per la loro conduzione, all'obbligo dell'uso del casco per i minori di diciotto anni, all'obbligo di indossare il giubbotto retroriflettente in condizioni di scarsa visibilità.

In particolare:

la circolazione dei monopattini elettrici, per effetto dell'equiparazione ai velocipedi (Legge 160/2019 art. 1 comma 75: I monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2019, sono equiparati ai velocipedi di cui al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285), non è soggetta a particolari prescrizioni relative all'omologazione, approvazione, immatricolazione, targatura, copertura assicurativa.

Per circolare su strada, però, devono rispondere a specifiche caratteristiche:

  • avere un motore elettrico di potenza nominale continuativa non superiore a 0,50 kW (500 watt);
  • non essere dotati di posto a sedere per l'utilizzatore perché destinati ad essere utilizzati da quest'ultimo con postura in piedi;
  • essere dotati di limitatore di velocità che non consenta di superare i 25 Km/h quando circolano sulla carreggiata delle strade e i 6 km/h quando circolano nelle aree pedonali;
  • essere dotati di un campanello per le segnalazioni acustiche;
  • riportare la marcatura «CE»;
  • avere i componenti specifici per i monopattini elettrici elencati nell'allegato 1;
  • da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità, e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione, devono essere equipaggiati con luci bianche o gialle anteriori e con luci rosse e catadiottri rossi posteriori per le segnalazioni visive ed in mancanza non possono essere utilizzati, ma solamente condotti o trasportati a mano.

Non sono prescritti titoli abilitativi per la conduzione. E' necessario però essere maggiori di 14 anni e se minori di 18 è necessario indossare il casco protettivo.

Regole di circolazione

Quanto alle regole di circolazione, i monopattini elettrici possono circolare:

a) su strade urbane con limite di 50 Km/h ove possono circolare i velocipedi;

b) su strade extraurbane, solo all'interno di piste ciclabili.

Devono circolare su di un'unica fila e comunque mai affiancati in numero maggiore a due.

Non è consentito il trasporto di passeggeri (art. 75-quater).

I conducenti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio sempre con entrambe salvo che sia necessario segnalare la svolta.

Per quanto non richiamato nelle nuove norme, considerata l'equiparazione dei monopattini ai velocipedi, si applicano tutte le norme di carattere generale previste dal Codice della Strada ed in particolare:

- art. 182 che disciplina la circolazione dei velocipedi;

- art. 143 “Posizione dei veicoli sulla carreggiata” à mantenersi vicino al margine destro;

- art. 145 “Precedenza”;

- art. 173 “Uso di lenti o determinati apparecchi durante la guida”;

- artt. 186 e 187 relativi alla guida in stato di ebrezza alcolica o in stato di alterazione psicofisica per assunzione di droghe: il conducente risponde delle violazioni indicate alla stregua dell'automobilista pur non subendo la sospensione della patente posseduta né la decurtazione dei punti.

Con delibere rimesse poi alla discrezionalità della amministrazione locale:

- viene determinato l'ambito territoriale in cui è consentita la circolazione e susseguenti limitazioni;

- vengono attivati i servizi di noleggio;

- vengono indicate il numero di licenze massime;

- vengono previsti gli obblighi assicurativi per lo svolgimento di servizio di noleggio.

Responsabilità del minore

Quanto alla responsabilità del minore, la circolare esplicativa del Servizio della Polizia Stradale del 9 marzo 2020 dispone che per l'applicazione delle misure sanzionatorie previste per i monopattini e dispositivi elettrici valgono le regole generali previste dall'art.2 della legge 689/81 in base al quale è il soggetto esercente la potestà genitoriale a rispondere delle violazioni commesse dal minore.

In base a tale principio è possibile considerare proprietario del mezzo condotto dal minore colui che ne esercita la resp. genitoriale, fatta salva la dimostrazione in capo ad altro soggetto.

Individuazione del proprietario del monopattino

I monopattini elettrici sono beni mobili non registrati e privi di dati di identificazione che consentano di individuare con certezza il proprietario.

Pertanto, si deve fare riferimento al possesso del monopattino purché il soggetto che lo detiene lo abbia acquisito in buona fede in virtù di un titolo astrattamente idoneo.

Ne consegue che il conducente sarà considerato anche il proprietario se detenuto legittimamente e fatta salva la dimostrazione della proprietà in capo ad altro soggetto.

In conclusione

Si pone dunque il tema primario di quali coperture assicurative (se esistenti) siano idonee a garantire questa circolazione ed i rischi quindi che incidenti e cadute possano dare ad una evoluzione in senso ampliativo della fenomenologia ed all'alea legata a prodotti di larga diffusione.

Ciò a maggior ragione se si tiene conto, come detto, dell'assenza di un obbligo assicurativo che gravi sulla messa in circolazione dei monopattini elettici per uso privato e non commerciale (o “car sharing”).

Viene certamente in evidenza la plausibile operatività delle polizze RC Famiglia per le quali alcune imprese hanno già previsto una esplicita estensione all'uso dei monopattini elettrici con assicurazioni per la mobilità a 360 gradi con una copertura su più mezzi di trasporto oltre all'auto: dalla bicicletta, al monopattino, dalla metropolitana ai car sharing, e così via.

Vi sono anche alcuni prodotti apparsi sul mercato ove il cliente può personalizzare il proprio rischio scegliendo quali mezzi di trasporto coprire ed anche gli ambiti di copertura: la propria persona, le cose che porta con sé, e i propri familiari che restano a casa o l'abitazione stessa.

Si tratta in questi casi di una protezione in mobilità, focalizzata sulla persona e non sul mezzo.

Vi sono inoltre alcune case produttrici che mettono in vendita prodotti che comprendono nel prezzo di acquisto, una polizza automatica di RC.

Come si è detto, in Italia, allo stato, l'obbligo di assicurazione per la RC relativa alla circolazione dei monopattini elettrici è prevista unicamente per le società di noleggio.

In ambito Europeo, attesa l'entità della diffusione di tale mezzo di trasporto, le Istituzioni stanno ponderando la possibilità di introdurre nella Direttiva Auto (Motor Insurance Directive – MID 2009/103/CE) l'assicurazione obbligatoria per la R.C. di monopattini e veicoli elettrici leggeri.

Certamente le modalità di circolazione delle persone stavano evolvendo anche prima dell'era Covid verso strumenti alternativi non convenzionali (uno studio statistico europeo ha rilevato che nei nati tra il 1984 ed il 1995 vi è stata una riduzione delle richieste di patenti del 25%), complice la diffusione di una sensibilità sociale sempre più orientata alla green economy ed alle sensibilità ambientali (si pensi appunto al “car sharing” anche di biciclette).

L'impatto di un fenomeno così massivo non può che avere riflessi anche nel mondo delle coperture assicurative moderne e la mancata regolazione di uno specifico obbligo (pur in presenza di una elevazione del rischio dovuta alla grande diffusione ed all'aumento delle prestazioni tecnologiche dei mezzi in questione, a cominciare proprio dalla velocità) rischia di generare “zone d'ombra” e criticità nelle attuali coperture più diffuse (si pensi alla ipotesi di esclusioni per la conduzione di veicoli elettrici o alla “forzosa” equiparazione normativa dei monopattini ai velocipedi, che hanno ben altra funzionalità e prestazioni).

L'impressione è che spesso il nostro legislatore intervenga per la regolazione normativa e amministrativa di alcuni fenomeni di moderna evoluzione dei costumi, omettendo sempre però una riflessione completa che attenga anche alla esigenza sociale di dare adeguate coperture assicurative ai rischi di tali mutazioni, specie quando le stesse coinvolgano i pericoli legati alla circolazione moderna e massiva, che evolve velocemente oltre le soglie della nostra prevedibilità.

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