Notifiche telematiche: tempestivo l'appello proposto entro la mezzanotte dell'ultimo giorno utile

Redazione scientifica
08 Settembre 2020

La Cassazione ha chiarito che è tempestivo l'appello proposto dal ricorrente entro la mezzanotte dell'ultimo giorno utile.

Così con l'ordinanza n. 18235/20, depositata il 2 settembre.

La Corte d'Appello di Lecce dichiarava inammissibile l'appello proposto da una parte poiché tardivo. Nello specifico, l'impugnazione era stata notificata mediante PEC alle ore 23.37 dell'ultimo giorno utile e, essendosi la notificazione perfezionata alle ore 7.00 del giorno successivo, risultava (secondo il Giudice) ormai decorso il termine per proporre l'appello.
Avverso la decisione propone ricorso in Cassazione l'appellante.

La Suprema Corte dichiara il ricorso fondato, richiamando la sentenza n. 75/2019 con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 16-septies, d.l. n. 179/2012, nella parte in cui stabilisce che “la notifica eseguita con modalità telematiche la cui ricevuta di accettazione è generata dopo le ore 21 ed entro le ore 24 si perfeziona per il notificante alle ore 7 del giorno successivo, anziché al momento di generazione della predetta ricevuta”. Da tale pronuncia, consegue la tempestività dell'appello proposto dal ricorrente, poiché notificato entro la mezzanotte dell'ultimo giorno utile.
I Giudici di legittimità, dunque, accolgono il ricorso, ribadendo il seguente principio di diritto: «l'efficacia retroattiva delle pronunce di accoglimento emesse dalla Corte Costituzionale incontra un limite nelle situazioni consolidate per effetto di intervenute decadenze; tale limite, tuttavia, non opera quando la dichiarazione di illegittimità costituzionale investe proprio la norma che avrebbe dovuto rendere operante la decadenza».

(Tratto da: www.dirittoegiustizia.it)

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