Ricongiungimento familiare: esame preventivo precluso qualora renda difficile l’esercizio del diritto

07 Settembre 2015

La sentenza muove dal rinvio pregiudiziale proposto dal Raad van State (Paesi Bassi) con cui si chiede alla Corte di giustizia di interpretare l'art. 7, par. 2, comma 1, direttiva 2003/86/CE relativa al diritto al ricongiungimento familiare.

La sentenza muove dal rinvio pregiudiziale proposto dal Raad van State (Paesi Bassi) con cui si chiede alla Corte di giustizia di interpretare l'art. 7, par. 2, comma 1, direttiva 2003/86/CE relativa al diritto al ricongiungimento familiare. Tale rinvio si inquadra nelle controversie tra il Minister van Buitenlandse Zaken e due cittadine extra UE in merito alle loro domande di permesso di soggiorno temporaneo nei Paesi Bassi ai fini del ricongiungimento familiare con i loro coniugi residenti in tale Stato membro. Secondo la Corte, gli Stati membri possono subordinare l'ingresso e il soggiorno sul proprio territorio ai fini del ricongiungimento familiare al superamento di un esame di integrazione civica che comprenda la valutazione della conoscenza elementare sia della lingua sia della società dello Stato membro interessato. Tuttavia, un esame di questo tipo, come nei due casi controversi, è contrario al diritto UE quando, alla luce delle spese da sostenere o delle difficoltà di superamento, renda impossibile o eccessivamente difficile l'esercizio del diritto al ricongiungimento familiare.

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