Kafala: il minore non può essere considerato “discendente diretto” di un cittadino dell’UE

17 Aprile 2019

Un minore sopposto all'istituto islamico della kafala, ai fini dell'applicazione della direttiva relativa alla libera circolazione delle persone, rientra nella nozione di «altro familiare».

Un minore sopposto all'istituto islamico della kafala, ai fini dell'applicazione della direttiva relativa alla libera circolazione delle persone, rientra nella nozione di «altro familiare». Con la Kafala si consente ai cittadini europei di farsi carico del mantenimento, dell'istruzione e della protezione del minore, quali tutori. Ne consegue che il rispetto della vita familiare, congiuntamente all'interesse superiore del minore, esigono, in linea di principio, che venga consentito al fanciullo il diritto di ingresso e di soggiorno nello Stato membro ospitante il tutore, pur non potendo essere considerato «discendente diretto» di un cittadino dell'Unione, posto che con l'istituto della Kafala non si struttura un rapporto di filiazione.

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