Impedire la trasmissione esclusiva del cognome materno viola il sistema CEDU

19 Giugno 2015

La Corte europea dei diritti dell'uomo si è occupata della compatibilità rispetto alla CEDU, nell'ordinamento italiano, di trasmettere ai figli legittimi solo il cognome paterno e non quello materno

La Corte europea dei diritti dell'uomo si è occupata della compatibilità rispetto alla CEDU, nell'ordinamento italiano, di trasmettere ai figli legittimi solo il cognome paterno e non quello materno. La Corte europea ha dichiarato che vi è stata una violazione dell'art. 14 CEDU (divieto di discriminazione), in combinato disposto con l'art. 8 CEDU (diritto al rispetto della privata e familiare), ritenendo che, nell'assegnazione del cognome ai figli legittimi, i genitori sono stati trattati in modo diverso poiché, nonostante vi fosse accordo, la madre non ha potuto attribuire il proprio cognome. I giudici hanno dichiarato che il sistema italiano relativo alla trasmissione del cognome paterno riflette le discriminazioni fondate sul sesso dei genitori ed è incompatibile con il principio di non discriminazione.

Testo in italiano reperibile in:

http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_20_1.wp?facetNode_1=1_2(2014)&previsiousPage=mg_1_20&contentId=SDU978646

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