Quando l'adozione del minore prevale su misure meno drastiche

27 Giugno 2018

Quando misure quali la rimozione della responsabilità genitoriale e il consenso all'adozione non costituiscono un'interferenza sproporzionata rispetto al diritto dei genitori alla tutela della vita familiare?

Misure, quali la rimozione della responsabilità genitoriale e il consenso all'adozione, quando sono applicate “in circostanze eccezionali” e sono motivate da “esigenze imperative” relative all'interesse superiore dei minori, non costituiscono un'interferenza sproporzionata rispetto al diritto della ricorrente alla tutela della vita familiare, come sancito nel primo paragrafo dell'art. 8 CEDU. Le autorità nazionali, dovendo realizzare un giusto bilanciamento tra i diversi interessi in gioco, hanno ritenuto che gli argomenti generali a favore dell'adozione prevalessero rispetto all'affidamento, garantendosi un maggiore grado di sicurezza a causa del rischio di rapimento da parte del padre. Quando sia trascorso un “considerevole periodo di tempo” dal momento in cui è avvenuto per la prima volta l'affidamento, l'interesse del minore a non subire ulteriori cambiamenti nella sua situazione familiare può prevalere sull'interesse dei genitori biologici nel vedere la famiglia riunificata. L'art. 8 CEDU non richiede che le autorità nazionali facciano infiniti tentativi di ricongiungimento, bensì che vengano adottate tutte le misure che possono essere ragionevolmente richieste per facilitare la riunione del minore con i suoi genitori.

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