La Corte europea condanna l'Italia a provvedere al riconoscimento dei diritti delle coppie dello stesso sesso

27 Luglio 2015

La Corte europea dei diritti dell'uomo con sentenza del 21 luglio 2015, Affaire Oliari et autres c. Italia, decidendo sul ricorso proposto da tre coppie omosessuali, che lamentano la violazione dell'art. 8 CEDU, ha condannato l'Italia.

La Corte europea dei diritti dell'uomo con sentenza del 21 luglio 2015, Affaire Oliari et autres c. Italia,decidendo sul ricorso proposto da tre coppie omosessuali, che lamentano la violazione dell'art. 8 CEDU, ha condannato l'Italia. Infatti, secondo la legislazione italiana, alle coppie dello stesso sesso non è consentito sposarsi, né ottenere la registrazione, ovvero il riconoscimento legale, dell'unione same sex.
La Corte EDU evidenzia come molti Stati membri del Consiglio d'Europa (24 su 47) si sono espressi favorevolmente verso il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e conclude, pertanto, con un invito rivolto allo Stato italiano perché provveda a colmare il vuoto normativo, ritenendo che la mancanza di specifiche disposizioni al riguardo configuri la violazione dell'art. 8 CEDU.

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