Il criterio di aggiudicazione del minor prezzo è utilizzabile per le gare volte all'affidamento di contratti di servizi e forniture

Redazione Scientifica
11 Dicembre 2020

Il rapporto, nell'ambito dell'art. 95 del d.lgs n. 50 del 2016, tra il comma 3 (che disciplina i casi di esclusivo utilizzo del generale criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa) ed...

Il rapporto, nell'ambito dell'art. 95 del d.lgs n. 50 del 2016, tra il comma 3 (che disciplina i casi di esclusivo utilizzo del generale criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa) ed il comma 4 (casi di possibile utilizzo del residuale criterio del minor prezzo), è di specie a genere. Ne consegue che, pur nella generale preferenza accordata dal Codice dei contratti pubblici a criteri di selezione che abbiano riguardo non solo all'elemento prezzo, ma anche ad aspetti di carattere qualitativo delle offerte (coerentemente con i principi e i criteri direttivi previsti dalla legge delega 28.1.2016, n. 11, per l'attuazione delle Direttive sugli appalti pubblici del 2014), le Stazioni appaltanti, nell'ambito della generale facoltà discrezionale nella scelta del criterio di aggiudicazione, insita nell'esigenza di rimettere all'Amministrazione la definizione delle modalità con cui soddisfare nel miglior modo l'interesse pubblico sotteso al contratto da affidare, potranno aggiudicare l'appalto secondo un criterio con a base il solo prezzo per servizi e forniture con caratteristiche standardizzate o le cui condizioni sono definite dal mercato.

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