La citazione non è nulla se l'errore nella data dell'udienza di comparizione può essere individuato
22 Gennaio 2021
Così si è espressa la Corte di cassazione con l'ordinanza n. 709/21, depositata il 18 gennaio.
In una controversia di natura risarcitoria, il Giudice di Pace aveva inizialmente accolto la domanda di risarcimento dei danni, ma in sede di appello era stata dichiarata la nullità della sentenza in accoglimento dell'eccezione secondo cui la data di comparizione indicata nella citazione (14 gennaio 2010) era errata poiché anteriore a quella della notifica stessa (18 ottobre 2010).
La danneggiata ha proposto ricorso per Cassazione invocando il consolidato orientamento secondo cui, qualora l'errata indicazione della data in citazione sia facilmente riconoscibile, potendo il convenuto accorgersene usando l'ordinaria diligenza, non può essere dichiarata la nullità della citazione stessa.
Come afferma ormai pacificamente la giurisprudenza di legittimità, «la nullità della citazione per omessa indicazione dell'udienza di comparizione davanti al giudice adito si verifica soltanto nel caso in cui detta indicazione manchi del tutto o, per la sua incompletezza, risulti tanto incerta da non rendere possibile al destinatario dell'atto individuare, con un minimo di diligenza e buon senso, la data che si intendeva effettivamente indicare, con la conseguenza che, ove non ricorra propriamente questa eventualità, la citazione deve essere considerata valida». Erroneamente dunque il giudice di merito ha ritenuto che l'errore di trascrizione della data di comparizione rendesse nulla la citazione. Tale nullità avrebbe potuto essere esclusa anche valorizzando gli elementi prodotti in giudizio dall'attuale ricorrente.
*fonte:www.dirittoegiustizia.it |