Istanza di estinzione del giudizio a seguito di c.d. rottamazione terFormulaCORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI ___________
Ricorso n. ___________/___________RG
ISTANZA DI ESTINZIONE DEL GIUDIZIO (ex art. 6, comma XIII, del D.L. n. 119/2018, convertito in Legge n. 136/20218, c.d. rottamazione ter)
Il sottoscritto Avv. _______, con Studio in ___________ che rappresenta e difende, in virtù di mandato depositato in atti, il Sig. __________, espone quanto segue. P R E M E S S O - che pende dinanzi a codesta Corte di giustizia tributaria di primo grado di ________ il procedimento n._______RG e che attualmente lo stesso risulta sospeso come da ordinanza in data _________; - che con decreto legge n. 119/18, convertito nella legge n. 136/18, si è consentita la definizione con modalità agevolate delle controversie tributarie pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello di cassazione; - che il Sig.___________ ha inteso avvalersi di tale procedura agevolativa, di cui all'art. 6 del D.L. 119/18, per estinguere il contenzioso tributario in atto con l'Agenzia delle Entrate; - in data ________, il ricorrente ha richiesto la sospensione del giudizio ai sensi dell'art. 6 comma X della L. 136/2018, depositando, contestualmente, copia della domanda di definizione delle liti pendenti di cui all'art. 6 del D.L. 119/18 convertito nella L. 136/18, e relativa attestazione pagamento del dovuto o della prima rata – che per comodità di consultazione, nuovamente si produce; - che, ai sensi del comma XII dell'articolo 6 della suddetta legge, all'esito delle verifiche effettuate in ordine alla validità della definizione, l'Ufficio non ha notificato al contribuente diniego alla definizione, pertanto, la lite deve intendersi correttamente definita sulla base della normativa in materia di c.d. “pace fiscale”; -- che in ogni caso non è stata presentata dall'Ufficio istanza di trattazione presentata entro il 31 dicembre 2020 come prescritto dal comma XIII dell'art. 6 suddetto; Tutto ciò esposto, il sottoscritto C H I E D E che, preso atto dell'intervenuta definizione della lite pendente per effetto dell'art. 6 del D.L. n. 119/18,, ai sensi e per gli effetti del comma XIII dell'art. 6 citato venga dichiarata l'estinzione del processo, disponendo che le spese legali restino a carico della parte che le ha anticipate. Si allega: -copia della domanda di definizione delle liti pendenti di cui all'art. 6 del D.L. 119/18 convertito nella L. 136/18, e relativa attestazione di trasmissione; - attestazione pagamento del dovuto o della prima rata. Luogo, lì ________ Avv. ________ InquadramentoLa rottamazione delle cartelle - o definizione agevolata - è una procedura che consente al contribuente di estinguere il proprio debito con l'erario pagando l'importo dovuto, in unica soluzione o con rateizzazione, al netto di interessi spese e somme aggiuntive. La materia è stata regolata nel tempo dal d.l. 22 ottobre 2016, n. 193 (conv. con modifiche dalla l. 1 dicembre 2016, n. 225; prima rottamazione); dal d.l. 16 ottobre 2017, n. 148 (conv. dalla l. 4 dicembre 2017, n. 172; rottamazione bis); dal d.l. 23 ottobre 2018, n. 119 (conv. dalla l. 17 dicembre 2018, n. 136; rottamazione ter ). CommentoProposta domanda di definizione agevolata delle controversie ex art. 6 del d.l. n. 119/2018 (conv. con modif. in l. n. 136/2018, c.c. rottamazione-ter), il contribuente ai sensi e per gli effetti del comma X di tale articolo poteva far richiesta al giudice di sospensione della controversia, così potendo ottenere, nel caso di controversie definibili secondo i dettami dei commi del citato articolo, la sospensione del processo fino al 10 giugno 2019. Orbene, se entro tale data il contribuente depositava presso l'organo giurisdizionale innanzi al quale pende la controversia copia della domanda di definizione e del versamento degli importi dovuti o della prima rata, il processo restava sospeso fino al 31 dicembre 2020. In tal caso si potevano verificare due distinte ipotesi. O veniva notificato il diniego della definizione entro la data del 31 luglio 2020 ed in tal caso l'impugnativa del diniego di definizione (esperibile entro sessanta giorni dinnanzi all'organo giurisdizionale presso il quale pende la controversia) equivale a istanza di trattazione del processo ovvero entro la data del 31 dicembre 2020 non viene presentata dalla parte interessata istanza di trattazione così ciò determinando la estinzione del processo. Il modello di istanza di estinzione è quindi rivolto a sollecitare l'emanazione del decreto presidenziale previsto dal comma XIII dell'art. 6 citato che, in altri termini, ha una efficacia dichiarativa della estinzione del giudizio avvenuta per effetto della mancata istanza di trattazione del giudizio che, a sua volta, sottende, l'avvenuta definizione agevolata del giudizio. Il modello completa il potere ufficioso riconosciuto al Presidente che, a giudizio di chi scrive, deve essere inteso Presidente della Sezione presso la quale pendeva il giudizio sospeso ma, nella pratica, tale competenza spetta anche all'organo collegiale del giudice presso il quale pene il giudizio che, qualora emerga dalla documentazione, può dichiarare anche la cessazione della materia del contendere come sostenuto da parte della Giurisprudenza di legittimità (cfr. Cass. n. 24083/2018 secondo cui se il contribuente, inoltre, dimostra in processo che ha pagato anche le rate, vi sarà la cessazione della materia del contendere (non più l'estinzione). Precisamente: “qualora risulti al momento della decisione che il debitore ha anche provveduto al pagamento integrale del debito rateizzato, allora dovrà essere dichiarata la cessazione della materia del contendere”. In tal caso, il legislatore si è preoccupato anche di dettare una apposita disciplina delle spese del processo estinto stabilendo che le stesse restano a carico della parte che le ha anticipate. |