Decreto anti-COVID aprile: udienze a distanza fino al 31 luglio, obbligo di vaccinazione e scudo penale per il personale sanitario

Redazione Scientifica
01 Aprile 2021

Nella serata di ieri, 31 marzo 2021, il Governo ha approvato il decreto legge con le misure per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 per il mese di aprile. Gli interventi nel settore giustizia prevedono la proroga fino al 31 luglio 2021 delle misure di emergenza per l'attività giudiziaria e la possibilità del deposito cartaceo degli atti, in caso di malfunzionamento del portale del processo penale telematico. È inoltre previsto lo svolgimento delle prove scritte del concorso di magistratura.

Nella serata di ieri, 31 marzo 2021, il Governo ha approvato il decreto legge con le misure per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 per il mese di aprile. Gli interventi nel settore giustizia prevedono la proroga fino al 31 luglio 2021 delle misure di emergenza per l'attività giudiziaria e la possibilità del deposito cartaceo degli atti, in caso di malfunzionamento del portale del processo penale telematico. È inoltre previsto lo svolgimento delle prove scritte del concorso di magistratura.

Con il mese di aprile, arriva il nuovo d.l. con le misure per contenere l'epidemia da COVID-19. Il testo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella serata di ieri. Ecco le principali misure previste.

Settore giustizia - Sono state prorogate al 31 luglio 2021 alcune disposizioni in materia di giustizia civile, penale, amministrativa, contabile e tributaria. In particolare, è prevista la proroga delle misure di emergenza dettate per lo svolgimento dell'attività giudiziaria.

Nel settore penale, con l'obbiettivo di consentire una fluida amministrazione della giustizia, in caso di malfunzionamenti per portale del processo penale telematico è prevista la rimessione in termini e la possibilità per l'autorità giudiziaria di autorizzare il deposito di singoli atti e documenti in formato analogico, fino alla riattivazione dei sistemi.

È inoltre consentito lo svolgimento della prova scritta del concorso per magistrato ordinario. Le modalità operative saranno stabilite con un decreto del Ministro della Giustizia, entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto anti-COVID. L'accesso dei candidati sarà subordinato alla presentazione di un'autocertificazione con le condizioni, previste dalla normativa per prevenire la diffusione del contagi. La prova scritta consiste nello svolgimento di sintetici elaborati su due materie, individuate mediante sorteggio.

Quanto allo svolgimento degli altri concorsi pubblici, viene previsto lo svolgimento di una sola prova scritta e una orale, con modalità decentrate. Si prevedono inoltre modalità ulteriormente semplificate (prova orale facoltativa) per i concorsi relativi al periodo dell'emergenza sanitaria e la possibilità a regime per le commissioni di suddividersi in sottocommissioni. È esclusa l'applicazione delle procedure derogatorie per il personale in regime di diritto pubblico. Inoltre, dal 3 maggio 2021 i concorsi riprenderanno in presenza nel rispetto delle linee guida del Comitato tecnico-scientifico.

Personale sanitario: vaccinazioni e scudo penale - Il decreto approvato ieri introduce il c.d. scudo penale per il personale medico e sanitario impegnato nella somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2. È prevista l'esclusione della responsabilità penale per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, laddove la somministrazione sia stata eseguita in conformità con le indicazioni contenute nel provvedimento di immissione in commercio e alle circolari pubblicate dal Ministero della Salute.

Sono previste inoltre disposizioni volte ad assicurare l'assolvimento dell'obbligo vaccinale da parte del personale medico e sanitario, tramite una dettagliata procedura e adeguate misure in caso di inottemperanza (assegnazione a diverse mansioni o sospensione della retribuzione).

Il testo stabilisce poi che le previsioni per i soggetti incapaci ricoverati presso strutture sanitarie assistite in merito alla manifestazione del consenso alla somministrazione del vaccino siano estese anche alle persone che, pur versando in condizioni di incapacità naturale, non siano ricoverate nelle predette strutture sanitarie assistite o in altre strutture analoghe.

Fonte: Diritto e Giustizia

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.