Crediti erariali maturati post fallimento e debiti ante procedura: l’Agenzia Entrate esclude la compensazione

La Redazione
29 Aprile 2021

La Risposta dell'Agenzia delle Entrate ad interpello n. 302 del 28.04.2021 in tema di divieto di compensazione dei crediti della massa fallimentare con i debiti del fallito.

L'Agenzia delle Entrate, con la Risposta ad Interpello n. 302 del 28 aprile 2021, ha chiarito che nell'ambito delle procedure concorsuali non è possibile applicare - ai crediti d'imposta maturati e chiesti a rimborso post procedura - le misure di cui all'art. 23 D.L.gs. n. 472/1997 o quelle di cui all'art. 28 ter d.P.R. 602/1973 al fine di utilizzarli in compensazione con i debiti che si sono generati prima dell'apertura della procedura.

L'AdE condivide la soluzione interpretativa prospettata dal contribuente ed afferma, in linea con quanto già evidenziato da prassi consolidata (da ultimo Risposta ad interpello 535 del 6 novembre 2020), che non è consentita la compensazione fra crediti o debiti verso il fallito e, rispettivamente, debiti o crediti verso la massa fallimentare, in quanto le posizioni del rapporto debitorio e del rapporto creditorio sono relative a soggetti diversi e a momenti diversi rispetto alla dichiarazione di fallimento, con conseguente illegittimità della eventuale compensazione.

Ricorda, infine, che secondo quanto dispone l'art. 51 L.F., applicabile per effetto del rinvio di cui all' art. 201 L.F. anche alla liquidazione coatta amministrativa, dal giorno della dichiarazione di fallimento nessuna azione individuale esecutiva o cautelare può essere iniziata o proseguita sui beni compresi nel fallimento anche per crediti maturati durante il fallimento.

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