Rafforzamento della presunzione di innocenza: il Consiglio dei Ministri approva il decreto legislativo

Redazione Scientifica
05 Novembre 2021

Nella seduta del Consiglio dei Ministri n. 45 del 4 novembre 2021 sono stati approvati in via definitiva diciotto decreti legislativi attuativi di norme europee, tra questi il decreto recante "Disposizioni per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016, sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e...

Nella seduta del Consiglio dei Ministri n. 45 del 4 novembre 2021 sono stati approvati in via definitiva diciotto decreti legislativi attuativi di norme europee, tra questi:

  • Disposizioni per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016, sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali, in attuazione della delega di cui all'articolo 1 della legge 22 aprile 2021, nr. 53;
  • Attuazione della direttiva (UE) 2018/1673 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale
  • Attuazione della direttiva 2019/713/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 relativa alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti e che sostituisce la decisione quadro 2001/413/GAI del Consiglio

In particolare, il decreto legislativo sulla presunzione di innocenza introduce delle forti limitazioni alle autorità pubbliche per le dichiarazioni sulla colpevolezza delle persone fisiche sottoposte a procedimento penale, che non potranno dunque dichiarare come colpevole l'indagato o l'imputato fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.
La violazione di tale divieto comporterà un obbligo di risarcimento del danno nonché eventuali sanzioni penali e disciplinari.

La diffusione di informazioni sui procedimenti penali sarà consentita solo se strettamente necessaria per la prosecuzione delle indagini o sussistano rilevanti ragioni di interesse pubblico, ma dovrà sempre essere assicurato il diritto della persona sottoposta alle indagini e dell'imputato a non essere indicati come colpevoli fino ad accertamento della colpevolezza con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

In tali casi il Procuratore della Repubblica potrà autorizzare gli ufficiale di P.G. a fornire informazioni sugli atti di indagine compiuti o ai quali hanno partecipato.

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