Azione di riconoscimento di paternità naturale: la Cassazione fa il punto

Redazione Scientifica
01 Dicembre 2021

L'interesse del padre a decidere se assumersi o meno la responsabilità genitoriale non solo non è meritevole di tutela, ma confligge anche con la protezione della filiazione naturale, ex art. 30 Cost.

Con la sentenza dello scorso 26 novembre, la Corte di Cassazione si trova ad affrontare una questione relativa all'interesse di un padre ad assumersi (o meno) la responsabilità genitoriale, in merito al riconoscimento della propria paternità.

Azione di riconoscimento di paternità naturale. Sul punto i Supremi Giudici ribadiscono che, in tema si azione di riconoscimento di paternità naturale, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 269 c.c., essendo in contrasto con gli artt. 3 e 30 Cost., per non esser consentito al padre – e per converso alla madre – di decidere se riconoscere o meno un figlio, posta la ragionevolezza della scelta del legislatore di trattare in modo differenziato situazioni diverse, «sottendendo una finalità meritevole di tutela solo quella della madre, in ragione del bilanciamento tra il preminente interesse a preservare la vita del nascituro e la facoltà della madre di mantenere l'anonimato», e non anche quella del padre, il quale intenda sottrarsi, negando la propria diretta volontà alla procreazione, alla responsabilità genitoriale, in contrasto con la tutela che l'art. 30 della Costituzione riconosce alla filiazione naturale.

Ciò vuol dire che l'interesse del padre a decidere se assumersi o meno la responsabilità genitoriale non solo non è meritevole di tutela, ma confligge anche con la protezione della filiazione naturale, ex art. 30 Cost.

Fonte: dirittoegiustizia.it

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