Decreto legislativo - 18/04/2016 - n. 50 art. 134 - (Sistemi di qualificazione)1(Sistemi di qualificazione)1 [1. Gli enti aggiudicatori possono istituire e gestire un sistema di qualificazione degli operatori economici. In tal caso gli enti provvedono affinché gli operatori economici possano chiedere in qualsiasi momento di essere qualificati. 2. Il sistema di cui al comma 1 può comprendere vari stadi di qualificazione. Gli enti aggiudicatori stabiliscono norme e criteri oggettivi per l'esclusione e la selezione degli operatori economici che richiedono di essere qualificati, nonché norme e criteri oggettivi per il funzionamento del sistema di qualificazione, disciplinando le modalità di iscrizione al sistema, l'eventuale aggiornamento periodico delle qualifiche e la durata del sistema. Quando tali criteri e norme comportano specifiche tecniche, si applicano gli articoli68, 69 e 82. Tali criteri e norme possono all'occorrenza essere aggiornati. 3. I criteri e le norme di cui al comma 2 sono resi disponibili, a richiesta, e comunicati agli operatori economici interessati. Un ente aggiudicatore può utilizzare il sistema di qualificazione istituito da un altro ente aggiudicatore o di altro organismo terzo, dandone idonea comunicazione agli operatori economici interessati. 4. Gli enti aggiudicatori istituiscono e aggiornano un elenco degli operatori economici, che può essere diviso in categorie in base al tipo di appalti per i quali la qualificazione è valida. 5. I criteri e le norme di cui al comma 3 includono i criteri di esclusione di cui all'articolo 136. 6. In caso di istituzione e gestione di un sistema di qualificazione di cui al comma 1, gli enti aggiudicatori osservano: a) l'articolo 128, quanto all'avviso sull'esistenza di un sistema di qualificazione; b) l'articolo 132, quanto alle informazioni a coloro che hanno chiesto una qualificazione. 7. L'ente aggiudicatore che istituisce e gestisce il sistema di qualificazione stabilisce i documenti, i certificati e le dichiarazioni sostitutive che devono corredare la domanda di iscrizione, e non può chiedere certificati o documenti che riproducono documenti validi già nella disponibilità dell'ente aggiudicatore. I documenti, i certificati e le dichiarazioni sostitutive, se redatti in una lingua diversa dall'italiano, sono accompagnati da una traduzione in lingua italiana certificata conforme al testo originale dalle autorità diplomatiche o consolari italiane del Paese in cui sono stati redatti, oppure da un traduttore ufficiale. 8. Quando viene indetta una gara con un avviso sull'esistenza di un sistema di qualificazione, i contratti specifici per i lavori, le forniture o i servizi contemplati dal sistema di qualificazione sono aggiudicati con procedure ristrette o procedure negoziate, nelle quali tutti gli offerenti ed i partecipanti sono scelti tra i candidati già qualificati con tale sistema. 9. Tutte le spese fatturate in relazione alle domande di qualificazione o all'aggiornamento o alla conservazione di una qualificazione già ottenuta in base al sistema sono proporzionali ai costi generati.] [1] Articolo abrogato dall'articolo 226, comma 1, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, con efficacia a decorrere dal 1° luglio 2023, come stabilito dall'articolo 229, comma 2. Per le disposizioni transitorie vedi l'articolo 225 D.Lgs. 36/2023 medesimo. InquadramentoLa disposizione in rassegna, nel dare attuazione all'art. 77 della Direttiva 2014/25/UE, disciplina i sistemi di qualificazione nei settori speciali, che si risolvono in un elenco di operatori economici di comprovata idoneità nell'ambito del quale l'ente aggiudicatore individua le imprese da invitare, in occasione dei singoli affidamenti, a presentare offerta senza necessità di pubblicare un bando di gara ove l'avviso sull'esistenza del sistema di qualificazione sia utilizzato quale mezzo di indizione di gara. L'art. 134 in commento necessita infatti di essere letto in combinato disposto con gli articoli: – 123, comma 3, lett. b), che consente quale mezzo di indizione di gara (alternativo al bando e all'avviso periodico indicativo, la pubblicazione di un avviso sull'esistenza di un sistema di qualificazione; – 128, che regolamenta questi ultimi avvisi; – 132, dedicato alle informazioni da fornire agli operatori economici interessati all'iscrizione al sistema di qualificazione e alle comunicazioni da rendere agli stessi in relazione al procedimento di iscrizione; – 89, comma 2, che consente il ricorso all'istituto dell'avvalimento per ottenere l'iscrizione al sistema di qualificazione. L'attuale disciplina conferma, sostanzialmente, quella precedente. Degna di nota, è la nuova previsione del comma 5 in base alla quale i criteri di ammissione ai sistemi di qualificazione «includono i criteri di esclusione di cui all'art. 136» e quindi il possesso da parte dei soggetti interessati all'iscrizione dei requisiti di ordine generale di cui all'art. 80 del Codice. In tal modo, la disciplina in tema di requisiti generali prevista per i settori ordinari e che la Direttiva 2014/25/UE (art. 80) considera facoltativa per imprese pubbliche e soggetti privati, trova generalizzata applicazione (si tratta di una modifica introdotta dal d.lgs. n. 56/2017). I sistemi di qualificazione: caratteristiche e funzioni.Come visto, il nuovo Codice conferma in larga misura l'impostazione precedente: i soggetti che operano nei settori speciali hanno la facoltà di istituire e gestire propri sistemi di qualificazione degli operatori economici da cui attingere per affidare l'esecuzione di un'opera, di un servizio o di una fornitura (Perfetti, 1136). Nel caso di effettuazione di una procedura (ristretta o negoziata, ovvero di dialogo competitivo o di partenariato per l'innovazione) nell'ambito del sistema di qualificazione, gli offerenti sono selezionati direttamente tra coloro che sono iscritti al sistema. I sistemi di qualificazione costituiscono quindi una modalità di selezione dei concorrenti alle gare peculiare dei settori speciali. Anziché qualificare i concorrenti in occasione di ogni procedura di gara, agli enti aggiudicatori – fin dall'origine della normativa comunitaria che li riguarda – è stata riconosciuta la facoltà di formare elenchi di operatori economici, divisi in categorie in base al tipo di appalti per i quali la qualificazione è valida, che vengono qualificati per tutta la durata del sistema e che, dunque, verranno invitati alle gare indette in tale periodo (Galli, Cavina, 1072). L'elenco può essere suddiviso in categorie e fasce in importo in base alle tipologie di appalto per i quali la qualificazione è richiesta (art. 134, commi 2 e 4). È inoltre possibile, previa idonea pubblicità, che un ente aggiudicatore possa avvalersi di un sistema di qualificazione gestito da altro ente aggiudicatore, dandone idonea comunicazione agli operatori economici interessati (art. 134, comma 3). Il sistema costituisce strumento idoneo ad assicurare la concorrenza tra gli operatori, al pari del bando di gara e dell'avviso indicativo annuale. Le condizioni per garantire adeguati livelli di concorrenza sono assicurate mediante un duplice meccanismo. In primo luogo, tale finalità è garantita attraverso la pubblicità preventiva in ordine all'istituzione di tale sistema (tramite la pubblicazione dell'avviso sull'esistenza del sistema, ex art. 128 del Codice, al cui commento si rinvia). In tal modo, viene data notizia delle finalità del sistema stesso (e, cioè, della volontà del committente di formare un elenco di operatori economici cui affidare determinate tipologie di lavori, servizi e forniture individuate anche per categorie generali) nonché delle modalità per conoscere le norme relative al suo funzionamento. Gli operatori vengono, così, informati del fatto che il committente potrà procedere all'affidamento delle categorie di prodotti indicate nell'avviso, ricorrendo al sistema medesimo. In secondo luogo, l'esistenza di idonei standards concorrenziali è assicurata dal carattere aperto del sistema (art. 134, comma 1), ossia dalla possibilità per gli operatori interessati di poter richiedere in qualsiasi momento di essere qualificati. In sostanza, in ragione dell'imposizione normativa dell'obbligo di pubblicità (contenente l'indicazione dei prodotti, servizi o lavori o delle relative categorie che vanno acquistati con tale sistema), da un lato, e in ragione della possibilità di richiederne in qualsiasi momento l'iscrizione, dall'altro, il sistema di qualificazione si configura come l'evoluzione, in una logica proconcorrenziale, del similare (ma in passato spesso gestito in termini anticoncorrenziali) istituto degli albi o elenchi tenuti dalle stazioni appaltanti (Carullo, Iudica, 1180). Ed una volta istituito tale sistema, la stazione appaltante sarà in condizione di affidare le categorie di lavori, servizi e forniture descritte nell'avviso sull'esistenza del sistema di qualificazione attingendo, secondo criteri oggettivi e non discriminatori, al sistema stesso. Dunque, «il sistema di qualificazione, in particolare, assume come finalità quella di preselezionare operatori economici dotati di specifici requisiti di ordine generale, economico-finanziari e tecnico-professionali, i quali potranno essere invitati dalla Stazione appaltante alle procedure di affidamento di appalti di lavori, servizi e forniture. L'Ente aggiudicatore è tenuto a regolamentare in via generale il funzionamento del sistema di qualificazione ove istituito, fissando criteri oggettivi per l'esclusione e la selezione degli operatori economici nonché disciplinando le modalità di iscrizione al sistema (art. 134, comma 2, d.lgs. n. 50/2016): la regolamentazione prevista – ponendosi dunque come auto-vincolo per l'Ente medesimo – è resa conoscibile agli operatori economici interessati (art. 134, comma 3, d.lgs. n. 50/2016) secondo i principi di trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa. In sostanza, attraverso l'istituzione di un sistema di qualificazione l'Ente aggiudicatore realizza – tramite l'iscrizione al sistema all'esito dell'istruttoria condotta a fronte della domanda avanzata dall'impresa – un «primo accreditamento» degli operatori economici interessati a partecipare alle procedure di affidamento» (T.A.R. Lazio (Roma), III, n. 13647/2020). Problemi attuali: l'accesso al sistemaGli enti aggiudicatori predispongono criteri e norme oggettive di qualificazione (che includano anche le situazioni ostative di cui all'art. 80), provvedendo, inoltre – ove necessario – al loro aggiornamento (art. 134, commi 2 e 5). Criteri e norme di qualificazione debbono essere resi disponibili agli operatori economici interessati, ai quali sono comunicati eventuali aggiornamenti (art. 134, commi 2 e 3). I soggetti interessati ad ottenere l'iscrizione al sistema debbono formulare un'istanza con le modalità stabilite dall'ente aggiudicatore. Quest'ultimo è tenuto ad informare i richiedenti della sua decisione entro un termine congruo, di norma non superiore a sei mesi (art. 132, al cui commento si rinvia). L'ente aggiudicatore che istituisce e gestisce il sistema di qualificazione stabilisce i documenti, i certificati e le dichiarazioni sostitutive che devono corredare la domanda di iscrizione e non può chiedere certificati o documenti che riproducano documenti validi già nella disponibilità dell'ente aggiudicatore; così come non sarà possibile richiedere prove già presenti nella documentazione disponibile (art. 134, comma 7). Se redatti in una lingua diversa dall'italiano, sono accompagnati da una traduzione in lingua italiana certificata conforme al testo originale dalle autorità diplomatiche o consolari italiane del Paese nel quale sono stati redatti oppure da un traduttore ufficiale. L'accesso al sistema presuppone che gli operatori interessati siano dotati di requisiti di ordine generale e di ordine tecnico organizzativo ed economico finanziario. Per quanto attiene ai primi, trova applicazione, come anticipato, l'art. 80 (cfr. artt. 134 comma 5 e 136). Per quanto attiene all'idoneità tecnico organizzativa ed economico finanziaria, i requisiti di qualificazione al sistema sono stabiliti dagli enti aggiudicatori, in relazione alla normativa tecnica, alle regole dell'arte, alle omologazioni e alle esigenze di sicurezza e continuità del servizio reso dagli stessi enti aggiudicatori che caratterizzano le attività rientranti nell'ambito dei settori speciali L'istituzione del sistema di qualificazione consente anche agli enti aggiudicatori di stabilire requisiti di idoneità ulteriori a quelli previsti dalla disciplina sui settori ordinari (v. commento all'art. 133, par. 3). Peraltro, una diversa conclusione non terrebbe conto del fatto che il sistema unico di qualificazione di cui all'art. 84 altro non è che lo strumento attraverso il quale, nel caso di appalto di lavori, è dimostrato il possesso dei requisiti di idoneità previsti dal citato art. 83 che, come visto (v. commento all'art. 133, par. 3), non assume portata cogente per gli enti aggiudicatori operanti nei settori speciali. Inoltre, si dovrebbe tener conto anche di quanto stabilito dalla Direttiva 2014/25/UE (art. 80, par. 2), che fa riferimento alla possibilità (e non all'obbligo) che i criteri di selezione degli operatori economici tengano conto di quelli previsti, in generale e con portata cogente, nell'ambito della disciplina sui settori ordinari. Sono riconosciuti agli enti aggiudicatori, pertanto, ambiti di discrezionalità nella fissazione dei requisiti, fermo restando, in ogni caso, il necessario rispetto dei principi di proporzionalità ed adeguatezza, in modo da escludere ingiustificate o abusive limitazioni della concorrenza. Il che vuol dire che, sia sul piano qualitativo che quantitativo, il requisito richiesto deve corrispondere ad un'effettiva utilità per la stazione appaltante (che potrà presumere di disporre di operatori idonei a dare esecuzione al contratto) senza che, tuttavia, lo stesso e la sua quantificazione risultino eccessivi rispetto alla finalità: così, ad esempio, la richiesta di un determinato macchinario può essere considerata compatibile con la disciplina soltanto in relazione alle specificità dell'affidamento. È, in ogni caso, fatto divieto agli enti aggiudicatori di imporre condizioni amministrative tecniche o finanziarie solo a taluni operatori economici e non ad altri (art. 133, comma 4, lett. a), del Codice). Questioni applicative1) Il sistema di qualificazione può essere utilizzato per le procedure di dialogo competitivo e di partenariato per l'innovazione? La questione si pone in quanto l'art. 134, comma 8 (al pari peraltro dell'art. 138) fa riferimento alle sole procedure ristrette o negoziate. L'omesso riferimento all'interno della disposizione in commento alla possibilità di utilizzare l'avviso sull'esistenza del sistema di qualificazione per l'indizione di una procedura di dialogo competitivo o di partenariato per l'innovazione è frutto di un difetto di coordinamento con il precedente art. 123, comma 3, lett. b), che ad essi invece opera esplicito richiamo. Si tratta, invero, di un difetto di coordinamento che si rinviene anche nella Direttiva 2014/25/UE. Questa – nel disciplinare la scelta delle procedure (art. 44) – stabilisce che, nel caso in cui il committente intenda fare ricorso ad un sistema di qualificazione, il contratto è aggiudicato mediante procedura ristretta, negoziata, dialogo competitivo o partenariato per l'innovazione. Questa indicazione sembrerebbe confermata anche dall'ulteriore richiamo a queste procedure operato dall'art. 76 della direttiva, mentre sarebbe distonica rispetto al par. 5 dell'art. 77, in base al quale nel caso in cui si ricorra al sistema di qualificazione i contratti sono aggiudicati mediante procedura ristretta o negoziata. Anche in considerazione delle caratteristiche che accomunano queste procedure (tutte a struttura multifasica e distinte dalla procedura aperta che costituisce la sola a struttura monofasica e certamente non utilizzabile nel caso di sistema di qualificazione), deve quindi ritenersi ammissibile il ricorso al dialogo competitivo e al partenariato per l'innovazione anche nel caso in cui le relative procedure di affidamento siano avviate sulla base del sistema di qualificazione. 2) È possibile il ricorso all'avvalimento ai fini dell'iscrizione al sistema? La risposta è affermativa, pur se l'art. 134 nulla dispone al riguardo. Il silenzio della norma si spiega in quanto tale possibilità è espressamente prevista all'art. 89, comma 2, del Codice, secondo il quale, «nei settori speciali, se le norme e i criteri oggettivi per l'esclusione e la selezione degli operatori economici che richiedono di essere qualificati in un sistema di qualificazione comportano requisiti relativi alle capacità economiche e finanziarie dell'operatore economico o alle sue capacità tecniche e professionali, questi può avvalersi, se necessario, della capacità di altri soggetti, indipendentemente dalla natura giuridica dei legami con essi». Laddove tra i criteri di accesso al sistema siano previste «l'indicazione dei titoli di studio e professionali» o le «esperienze professionali pertinenti», gli operatori economici possono tuttavia avvalersi delle capacità di altri soggetti solo se questi ultimi si assumono l'impegno, in relazione alle eventuali gare indette sulla base del sistema, ad eseguire direttamente i lavori o i servizi per cui tali capacità sono richieste. Resto inoltre fermo che l'operatore economico che intenda avvalersi delle capacità di altri soggetti ai fini dell'iscrizione al sistema, dovrà allegare alla domanda di ammissione una dichiarazione sottoscritta dalla ausiliaria il possesso da parte di quest'ultima dei requisiti generali di cui all'art. 80 nonché il possesso dei requisiti tecnici e delle risorse oggetto di avvalimento. BibliografiaCarullo, Iudica, Commentario breve alla legislazione sugli appalti pubblici e privati, Milano, 2018; Galli, Cavina, I settori speciali, in Corradino, Galli, Gentile, Lenoci, Malinconico, I contratti pubblici, Milano, 2017; Perfetti, Codice dei contratti pubblici commentato, Vicenza, 2017. |