Decreto legislativo - 18/04/2016 - n. 50 art. 160 - (Contratti misti concernenti aspetti di difesa e sicurezza) 1(Contratti misti concernenti aspetti di difesa e sicurezza)1 [1. Ai contratti misti aventi per oggetto appalti o concessioni rientranti nell'ambito di applicazione del presente codice nonché appalti disciplinati dall'articolo 346 TFUE o dal decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 208, si applicano le seguenti disposizioni. 2. Se le diverse parti di un determinato appalto o di una concessione sono oggettivamente separabili, si applicano i commi da 3 a 5. Se non sono separabili, si applica il comma 6. 3. Se le amministrazioni aggiudicatrici scelgono di aggiudicare un appalto o una concessione distinti per le parti separate, il regime giuridico applicabile a ciascuno di tali contratti distinti è determinato in base alle caratteristiche della parte separata. 4. Se le amministrazioni aggiudicatrici scelgono di aggiudicare un appalto unico o una concessione unica, il relativo regime giuridico si determina sulla base dei seguenti criteri: a) se una parte dell'appalto o della concessione è disciplinata dall'articolo 346 TFUE, l'appalto unico o la concessione unica possono essere aggiudicati senza applicare il presente decreto né il decreto legislativo 15 novembre 2011, n.208, purché le rispettive aggiudicazioni siano giustificate da ragioni oggettive; b) se una parte di un appalto o una concessione è disciplinata dal decreto legislativo 15 novembre 2011, n.208, l'appalto unico o la concessione unica possono essere aggiudicati conformemente a tale decreto, purché le rispettive aggiudicazioni siano giustificate da ragioni oggettive. Sono fatte salve le soglie e le esclusioni previste dallo stesso decreto legislativo. 5. La decisione di aggiudicare un appalto unico o una concessione unica non può essere adottata allo scopo di escludere l'applicazione del presente codice o del decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 208. 6. Se le diverse parti di un appalto o di una concessione sono oggettivamente non separabili, l'appalto o la concessione possono essere aggiudicati senza applicare il presente decreto ove includa elementi cui si applica l'articolo 346 TFUE; altrimenti può essere aggiudicato conformemente al decreto legislativo 15 novembre 2011, n.208.] [1] Articolo abrogato dall'articolo 226, comma 1, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, con efficacia a decorrere dal 1° luglio 2023, come stabilito dall'articolo 229, comma 2. Per le disposizioni transitorie vedi l'articolo 225 D.Lgs. 36/2023 medesimo. InquadramentoLa norma in commento recepisce i principi di cui agli artt. 16 della Direttiva n. 2014/24/UE, 26 della Direttiva n. 2014/25/UE e 23 della direttiva n. 2014/23/UE e disciplina i contratti misti aventi a oggetto appalti o concessioni in parte rientranti nell'ambito di applicazione del Codice e in parte in quello dell'art. 346 TFUE o del d.lgs. n. 208/2011. La norma in commento rappresenta una novità rispetto al previgente Codice, trovando tuttavia un precedente nel disposto di cui all'art. 5 del d.lgs. n. 208/2011, che già disciplinava la sola ipotesi di appalti separabili. Profili procedimentaliL'art. 28, comma 4, del Codice, stabilisce che se una parte di un determinato contratto è disciplinata dall'art. 346 TFUE o dal d.lgs. n. 208/2011, si applica la particolare disciplina di cui all'art. 160, che reca i criteri di componimento dei conflitti tra le diverse normative applicabili ai contratti pubblici nei settori della difesa e della sicurezza. La disposizione disciplina infatti gli appalti misti – intesi come appalti aventi ad oggetto prestazioni ricadenti, per una parte, sotto l'applicazione del Codice e per un'altra sotto l'applicazione della restante normativa in materia di defence package – distinguendo a seconda che le diverse parti dell'appalto (o della concessione) siano oggettivamente separabili o non separabili. Nel primo caso, si applicherà la disciplina dettata dai commi da 3 a 5 e, nel secondo caso, quella del comma 6. Contratti misti «separabili» In caso di appalti oggettivamente separabili, le amministrazioni aggiudicatrici possono scegliere se aggiudicare l'appalto o la concessione in maniera distinta per ciascuna parte, ovvero possono scegliere di procedere con un affidamento unico. Nel caso in cui l'amministrazione aggiudicatrice opti per la prima soluzione, scegliendo di aggiudicare appalti distinti in relazione alle parti separate, si applicherà a ciascuno di tali contratti distinti il regime giuridico determinato in base alle caratteristiche della parte separata (comma 3). Viceversa, qualora l'amministrazione aggiudicatrice – pur in presenza di un appalto oggettivamente separabile – scelga di aggiudicare lo stesso seguendo una procedura unica, troveranno applicazione i seguenti criteri (comma 4): a) se una parte dell'appalto o della concessione è disciplinata dall'art. 346 TFUE, l'appalto unico può essere aggiudicato senza applicare né il Codice né il d.lgs. n. 208/2011, purché le rispettive aggiudicazioni siano giustificate da ragioni oggettive; b) se invece una parte dell'appalto è disciplinata dal d.lgs. n. 208/2011, l'appalto unico può essere aggiudicato in conformità a detto decreto, sempre purché le rispettive aggiudicazioni siano giustificate da ragioni oggettive. La disposizione delinea pertanto come criterio applicabile a tali ipotesi una netta preferenza per la disciplina derogatoria rispetto all'applicazione del Codice. In ogni caso, ai sensi del comma 5, le amministrazioni aggiudicatrici dovranno rendere adeguatamente conto delle ragioni oggettive idonee a giustificare l'aggiudicazione di un appalto unico o di una concessione unica, essendo sancito il divieto di pratiche elusive: «la decisione di aggiudicare un appalto unico o una concessione unica non può essere adottata allo scopo di escludere l'applicazione del presente codice o del d.lgs. 15 novembre 2011, n. 208». Contratti misti «non separabili» Diversa disciplina si applica nel caso in cui le diverse parti di un appalto o di una concessione siano oggettivamente non separabili: in tale ipotesi, disciplinata dal comma 6, l'appalto o la concessione possono essere aggiudicati senza applicare il Codice, ove il relativo contratto includa elementi cui si applica l'art. 346 TFUE; altrimenti il contratto andrà affidato conformemente alle previsioni di cui al d.lgs. n. 208/2011. BibliografiaBuonanno, I contratti per la difesa e la sicurezza, in Caringella, Giustiniani, Mantini (a cura di), Trattato dei contratti pubblici, Roma, 2021; De Nictolis, I contratti nel settore della difesa, in Trattato sui Contratti pubblici, IV, in Sandulli, De Nictolis, Garofoli (diretto da), vol. IV, Milano, 2008. |