Decreto legislativo - 18/04/2016 - n. 50 art. 212 - (Indirizzo e coordinamento) 1(Indirizzo e coordinamento)1 [1. E' istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri una Cabina di regia con il compito di: a) effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione del presente codice e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione anche al fine di proporre eventuali soluzioni correttive e di miglioramento; b) curare, se del caso con apposito piano di azione, la fase di attuazione del presente codice coordinando l'adozione, da parte dei soggetti competenti, di decreti e linee guida, nonché della loro raccolta in testi unici integrati, organici e omogenei, al fine di assicurarne la tempestività e la coerenza reciproca; c) esaminare le proposte di modifiche normative nella materia disciplinata dal presente codice al fine di valutarne l'impatto sulla legislazione vigente, garantire omogeneità e certezza giuridica, supportando la competente struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri nel coordinamento dei vari interventi regolatori nel settore; d) promuovere la realizzazione, in collaborazione con i soggetti competenti, di un piano nazionale in tema di procedure telematiche di acquisto, al fine della diffusione dell'utilizzo degli strumenti informatici e della digitalizzazione delle fasi del processo di acquisto; e) promuovere accordi, protocolli di intesa, convenzioni, anche con associazioni private per agevolare la bancabilità delle opere pubbliche2. 2. La Cabina di regia segnala, sulla base delle informazioni ricevute, eventuali specifiche violazioni o problemi sistemici all'ANAC per gli interventi di competenza. 3. Entro il 18 aprile 2017 e successivamente ogni tre anni, la Cabina di regia, anche avvalendosi di ANAC, presenta alla Commissione una relazione di controllo contenente, se del caso, informazioni sulle cause più frequenti di non corretta applicazione o di incertezza giuridica, compresi possibili problemi strutturali o ricorrenti nell'applicazione delle norme, sul livello di partecipazione delle microimprese e delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici e sulla prevenzione, l'accertamento e l'adeguata segnalazione di casi di frode, corruzione, conflitto di interessi e altre irregolarità gravi in materia di appalti e di concessioni. 4. La Cabina di regia è la struttura nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per quanto riguarda l'applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e di concessioni, e per l'adempimento degli obblighi di assistenza e cooperazione reciproca tra gli Stati membri, onde assicurare lo scambio di informazioni sull'applicazione delle norme contenute nel presente codice e sulla gestione delle relative procedure3. 5. La composizione e le modalità di funzionamento della Cabina di regia sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e trasporti, sentita l'ANAC e la Conferenza unificata, entro tre mesi dall'entrata in vigore del presente codice.]
[1] Articolo abrogato dall'articolo 226, comma 1, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, con efficacia a decorrere dal 1° luglio 2023, come stabilito dall'articolo 229, comma 2. Per le disposizioni transitorie vedi l'articolo 225 D.Lgs. 36/2023 medesimo. [2] Lettera modificata dall'articolo 124, comma 1, del D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56. [3] Così rettificato con Comunicato 15 luglio 2016 (in Gazz. Uff., 15 luglio 2016, n. 164). InquadramentoIl d.lgs. n. 50/2016 – come indicato nelle premesse allo stesso decreto – ha recepito le direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE e, contestualmente, introdotto immediatamente nell'ordinamento un sistema di regolazione nella materia degli appalti di lavori, forniture e servizi, coerente, semplificato, unitario, trasparente ed armonizzato alla disciplina europea. Nella Parte VI, il Titolo II rubricato «Governance» agli artt. 212-215 individua i soggetti istituzionali che con diversi compiti e funzioni intervengono a disciplinare la materia della contrattualistica pubblica. In particolare, l'art. 212, come si dirà nel dettaglio al punto 2., istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la Cabina di regia, affidandole rilevanti compiti di monitoraggio e coordinamento. Il ruolo principale dell'organismo, secondo le indicazioni formulate dal Consiglio di Stato nel parere del 1º aprile 2016, n. 855, è di presiedere alla fase attuativa della riforma, fornendo il necessario impulso e coordinamento per l'adozione dei numerosi atti attuativi e dei decreti correttivi previsti dal Codice. A questo scopo, la norma prevede forme di collaborazione della Cabina di regia con l'Autorità nazionale anticorruzione. La riforma della disciplina europea degli appalti e delle concessioni era un obiettivo che la politica europea già qualche anno indietro non poteva non centrare anche perché essa rientrava fra le dodici priorità individuate dalla Commissione nelle Comunicazioni sulla realizzazione e la crescita del mercato unico, nelle linee guida stabilite dallo Small Business Act for Europe poi confermate dalla Commissione, nonché fra gli obiettivi di semplificazione perseguiti nell'ambito dell'iniziativa «Legiferare con intelligenza». Il Commissario europeo responsabile del mercato interno e dei servizi Michel Barniere ha dichiarato che «Questa riforme è necessaria, ambiziosa e realistica. Le direttive attuali hanno dato buoni risultati. Tuttavia, è necessaria una evoluzione delle stesse ed auspico che le direttive sugli appalti pubblici siano più semplici, più efficaci e che agevolino il lavoro di coloro che hanno a che fare con gli appalti pubblici quotidianamente. La proposta di direttiva sulle concessioni rappresenta la realizzazione del mercato interno e spero che permetterà miglioramenti sostanziali in termini di efficacia della spesa pubblica e di crescita economica nei prossimi anni». (DOCUMENTO APPROVATO NELL'APRILE 2011 (IP/II/469)). L'intenzione del legislatore europeo era quella di garantire la correttezza delle procedure di gara, costruire un sistema di contrasto ai conflitti di interessi, richiamare l'attenzione al tema della prevenzione della corruzione e costruire un adeguato sistema di governance con l'individuazione di una «unica autorità nazionale incaricata del monitoraggio, dell'attuazione e della vigilanza in materia di appalti pubblici», unitamente alla creazione di Osservatori capaci di intervenire nella formazione e nell'assistenza agli enti aggiudicatori e con la creazione di un sistema cooperativo fra le autorità nazionali di vigilanza per lo scambio di informazioni. Si tratta di auspici resi chiari negli stessi considerando delle direttive e nelle relazioni di accompagnamento delle proposte ove si fa riferimento «all'uso strategico degli appalti pubblici in risposta alle nuove sfide». L'obiettivo era quello di mettere le amministrazioni aggiudicatrici nella condizione di avere «strumenti e soluzioni per il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020». (M. A. Cabiddu, Diritto e pratica amministrativa, n. 5/2014, 6). Cons. St., V, 1936/2022 , riprendendo un orientamento consolidato in materia di nomina della commissione nell'ambito di una procedura di gara pubblica, ha affermato che la mancata individuazione delle regole di competenza e trasparenza ex art. 216, comma 12, (da contollare) del d.lgs. n. 50 del 2016 non determina automaticamente l'illegittimità della nomina della commissione, perché occorre dimostrare che, in concreto, siano totalmente mancate le condizioni di trasparenza e competenza. In ogni caso, la contestazione sul punto deve essere esaminata non in maniera meccanica e formalistica, ma sulla base di una valutazione finalistica della ratio ad essa sottesa; sicché, ove i principi di competenza e trasparenza non siano in concreto vulnerati, l'eventuale omessa predeterminazione delle suddette regole costituisce un'inosservanza meramente formale, inidonea a ridondare in vizio di legittimità della nomina. Nel caso di specie, in cui tale vulnus in concreto delle condizioni di trasparenza e competenza non solo non è stato dimostrato, ma neppure allegato, e la nomina del seggio di gara è stata supportata dalla presentazione di curricula idonei in termini di competenze, il motivo di censura del ricorso di Credit Network & Finance è non solo inammissibile, ma pure infondato (cfr., per tutte, Cons. Stato, IV, 8 aprile 2021, n. 2822; III, 4 novembre 2020, n. 6818). La Cabina di regia e il ruolo di «Indirizzo e coordinamento»La Cabina di regia rappresenta la maggiore novità dell'attuale impostazione di matrice comunitaria del Codice. L'art. 212 rubricato «Indirizzo e coordinamento» istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, come già detto sopra, la Cabina di regia, affidandole rilevanti compiti di monitoraggio e coordinamento. Come precisato dal Consiglio di Stato la Cabina di regia ha il compito di presiedere alla fase attuativa della riforma, fornendo il necessario impulso e coordinamento per l'adozione dei numerosi atti attuativi e dei decreti correttivi previsti dal Codice. In particolare, la Cabina di regia ha il compito di effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione del codice e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione, anche al fine di proporre eventuali soluzioni correttive e di miglioramento; curare, se del caso con apposito piano di azione, la fase di attuazione del presente codice coordinando l'adozione, da parte dei soggetti competenti, di decreti e linee guida, nonché della loro raccolta in testi unici integrati, organici e omogenei, al fine di assicurarne la tempestività e la coerenza reciproca; esaminare le proposte di modifiche normative nella materia disciplinata dal codice al fine di valutarne l'impatto sulla legislazione vigente, garantire omogeneità e certezza giuridica, supportando la competente struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri nel coordinamento dei vari interventi regolatori nel settore; promuovere la realizzazione, in collaborazione con i soggetti competenti, di un piano nazionale in tema di procedure telematiche di acquisto, al fine della diffusione dell'utilizzo degli strumenti informatici e della digitalizzazione delle fasi del processo di acquisto; promuovere accordi, protocolli di intesa, convenzioni, anche con associazioni private per agevolare la bancabilità delle opere pubbliche. I commi 2 e 3 della citata norma prevedono forme di collaborazione della Cabina di regia con l'Autorità nazionale anticorruzione. In particolare, il comma 2 dispone che la Cabina di regia ha il compito di segnalare all'ANAC, sulla base delle informazioni ricevute, eventuali specifiche violazioni o problemi sistemici, in modo tale che l'Autorità provveda con gli interventi di competenza. Il successivo comma 3 stabilisce che ogni tre anni, la Cabina di regia, anche avvalendosi di ANAC, presenta alla Commissione una relazione di controllo contenente, se del caso, informazioni sulle cause più frequenti di non corretta applicazione o di incertezza giuridica, compresi possibili problemi strutturali o ricorrenti nell'applicazione delle norme, sul livello di partecipazione delle microimprese e delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici e sulla prevenzione, l'accertamento e l'adeguata segnalazione di casi di frode, corruzione, conflitto di interessi e altre irregolarità gravi in materia di appalti e di concessioni. Molto interessante la previsione di cui al comma 4 ove si precisa che la Cabina di regia è la struttura nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per quanto riguarda l'applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e di concessioni, e per l'adempimento degli obblighi di assistenza e cooperazione reciproca tra gli Stati membri, onde assicurare lo scambio di informazioni sull'applicazione delle norme contenute nel presente codice e sulla gestione delle relative procedure. Dell'assetto organizzativo della Cabina di regia nulla si dice nel Codice rinviando per quanto concerne la composizione e le modalità di funzionamento ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e trasporti, sentita l'ANAC e la Conferenza unificata, entro tre mesi dall'entrata in vigore del codice. E infatti il 31 agosto 2016 è stato pubblicato il d.P.C.M. 10 agosto 2016 che disciplina la composizione e le modalità di funzionamento della Cabina di regia. La Cabina di regia si è insediata presso il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (DAGL) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il primo dicembre 2016. A distanza di pochissimo tempo dal suo insediamento, la Cabina di regia ha deciso di lanciare una consultazione rivolta alle stazioni appaltanti e finalizzato a raccogliere proposte di riformulazione normativa in vista dell'elaborazione del provvedimento correttivo del codice; a tal fine è stato predisposto e trasmesso un questionario. BibliografiaCabiddu, Diritto e pratica amministrativa, n. 5/2014, 6; Caringella, Protto, Il codice dei contratti pubblici dopo il correttivo, Roma, 2017; Contessa, Crocco, Codice degli appalti e delle Concessioni, Roma 2016; Ferrari, Morbidelli, Codice degli appalti pubblici, Piacenza, 2017; Garofoli, Ferrari, codice dei contratti pubblici, Milano 2017; Giuffrè, Sterrantino, Le nuove norme sulle grandi opere infrastrutturali: Interpretazioni e indicazioni - Commento al d.lgs. n. 196/2002 di attuazione della «legge obiettivo», Milano, 2003; Massari, Gli appalti pubblici dopo il decreto “sblocca-cantieri” e le altre recenti novità, Rimini, 2019; Ponzone, Codice degli appalti pubblici ragionato, Roma, 2020; Romano, Codice dei contratti pubblici, Commentario di dottrina e giurisprudenza, in Esposito (a cura di), Milano 2017; Sandulli, De Nictolis, Trattato sui contratti pubblici, vol. III, Milano 2019. |