Decreto ministeriale - 21/03/2017 - n. 110706 art.DECRETO DEL MINISTERO DELL'INTERNO 21 marzo 2017 (in Gazz. Uff., 6 aprile 2017, n. 81). - Individuazione delle procedure per il monitoraggio delle infrastrutture ed insediamenti prioritari per la prevenzione e repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa e istituzione, presso il Ministero dell'interno, di un apposito Comitato di coordinamento. InquadramentoIl decreto ministeriale del 21 marzo 2017, adottato dal ministro dell'Interno di concerto con il ministro della Giustizia e con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ha provveduto ad istituire il cComitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari (CCASIIP). Il CCASIIP è un organismo collegiale avente la finalità precipua di contrasto e prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Il Comitato succede al Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza Grandi Opere (CCASGO) le cui competenze si sono progressivamente ampliate a partire dalla sua istituzione nei primi anni Duemila. Il decreto ministeriale del 21 marzo 2017 costituisce altresì la Rete di monitoraggio antimafia con finalità di cooperazione e scambio di dati e informazioni rilevanti per il contrasto alle infiltrazioni mafiose. La rete è composta da una serie di amministrazioni con competenze in settori strategici come alcuni ministeri (Interno, MISE, giustizia e infrastrutture), l'ANAC, le prefetture, le forze di polizia e le autonomie locali. Il CCASIIP, invece, è composto di rappresentanti delle amministrazioni di cui all'art. 2 (le amministrazioni che compongono la Rete di monitoraggio antimafia) ed è presieduta da un prefetto. Il comitato può avvalersi, inoltre, di esperti nelle specifiche materie di interesse. Tra le funzioni del CCASIIP vi è: (i) la promozione della analisi integrata dei dati condivisi dalla Rete di monitoraggio antimafia; (ii) la predisposizione di linee-guida in materia di controlli antimafia; (iii) la predisposizione di pareri in merito ai protocolli di legalità su richiesta di una amministrazione o un ministero; (iv) il supporto del monitoraggio anche attraverso attività di natura consultiva; (v) l'esame delle segnalazioni delle anomalie riscontrate in materia di monitoraggio antimafia. Gli atti del comitato sono custoditi in modo tale da garantire la massima riservatezza. Giova precisare che le attività di monitoraggio si basano essenzialmente sulla stipula obbligatoria di appositi protocolli di legalità tra stazioni appaltanti, soggetti realizzatori e prefetture. Tali protocolli di legalità permettono il monitoraggio di tutte le fasi di esecuzione delle opere e dei soggetti che le realizzano. Tramite la stipula i soggetti realizzatori si obbligano ad una serie di attività, tra cui la collaborazione con le forze dell'ordine, l'obbligo di denuncia di eventuali tentativi di estorsione, l'obbligo di utilizzo di lavoratori non collegati ad organizzazioni criminali etc. Per un commento esteso sul punto, si rinvia al commento agli artt. 200-203 del codice. |