Opposizione allo stato passivo: nessuna preclusione per il creditore che procede in sede di osservazioni alla determinazione del credito

La Redazione
09 Febbraio 2022

L'art. 95, comma 2, l.fall., consente ai creditori il deposito di osservazioni scritte al progetto di stato passivo e di documenti integrativi fino a cinque giorni prima dell'udienza di discussione dello stato passivo, non costituendo osservazioni e produzioni integrative “domande nuove”.

Il Tribunale rigettava l'opposizione allo stato passivo del fallimento di una s.r.l. proposta da un ex dipendente contro l'esclusione del suo credito di lavoro insinuato in via privilegiata, in quanto il credito non era determinato né determinabile. Nello specifico, il Tribunale ha ritenuto che, ai sensi degli artt. 93, comma 4, e 95, comma 2 e 3, l.fall., il creditore in sede di osservazioni al progetto di stato passivo deve limitarsi a presentare osservazioni scritte e documenti integrativi ma non può quantificare la somma non determinata in domanda, né chiedere l'ammissione di un credito diverso da quello già richiesto: il ricorrente, infatti, aveva proceduto solo in sede di osservazioni al progetto di stato passivo, «peraltro in modo confuso e difficilmente intellegibile», alla determinazione del credito derivante dalla sentenza e alla richiesta, per la prima volta, delle spese legali liquidate nel decreto ingiuntivo.

Il dipendente ricorre in Cassazione, lamentandosi, tra i vari motivi, della violazione dell'art. 18, comma 4, L. 300/1970, sul presupposto che la quantificazione del credito ben poteva essere operata grazie alle allegazioni e produzioni effettuate in sede di osservazioni al progetto di stato passivo.

Il ricorso è fondato. La Corte di Cassazione, infatti, afferma che, ai sensi dell'art. 93, comma 4, l.fall., l'inammissibilità del ricorso deriva solo dalla omissione o dall'assoluta incertezza circa la somma richiesta, che, invece, nel caso di specie, era determinabile sulla base delle deduzioni, allegazioni e produzioni effettuate dal ricorrente con l'originaria domanda e in sede di osservazioni ex art. 95, comma 2, l.fall., prima dell'udienza di accertamento dello stato passivo: l' art. 95, comma 2, l.fall., infatti, consente ai creditori il deposito di osservazioni scritte al progetto di stato passivo e di documenti integrativi fino a cinque giorni prima dell'udienza di discussione dello stato passivo, non costituendo osservazioni e produzioni integrative “domande nuove”.

Pertanto, nel caso in esame, a fronte di fatti già allegati e dovendosi solo procedere alla concreta determinazione del quantum, non vi era ragione di opporre alla domanda preclusioni che invece caratterizzano più propriamente la fase successiva dell'opposizione allo stato passivo, in particolare con riguardo alle domande nuove che comportano l'immutazione del thema disputandum (Cass. civ. n. 21490/2020).

Per questi motivi, la Suprema Corte cassa il decreto impugnato con rinvio al Tribunale in diversa composizione.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it

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