La notifica dell’appello va eseguita presso il domicilio digitale anche se il difensore non lo indica negli atti
06 Aprile 2022
La Cassazione, con l'ordinanza n. 10525 ha ribadito che: “In materia di notificazioni al difensore, a seguito dell'introduzione del "domicilio digitale", corrispondente all'indirizzo PEC che ciascun avvocato ha indicato al Consiglio dell'Ordine di appartenenza, (…) la notificazione dell'atto di appello va eseguita all'indirizzo PEC del difensore costituito risultante dagli elenchi INI PEC di cui all'art. 6-bis del D.Lgs. n. 82 del 2005 ovvero presso il ReGIndE, di cui al D.M. n. 44 del 2011, gestito dal Ministero della giustizia, pur non indicato negli atti dal difensore medesimo”. Alla luce di questo è nulla “la notificazione effettuata – ai sensi dell'art. 82 del R.D. n. 37 del 1934 – presso la cancelleria dell'ufficio giudiziario innanzi al quale pende la lite, anche se il destinatario abbia omesso di eleggere il domicilio nel Comune in cui ha sede quest'ultimo, a meno che, oltre a tale omissione, non ricorra anche la circostanza che l'indirizzo di posta elettronica certificata non sia accessibile per cause imputabili al destinatario”. |