Procedimento di esecuzione forzata esattoriale e transazione fiscale ex art. 182 ter l. fall.
15 Aprile 2022
In caso di esecuzione esattoriale , il terzo pignorato può inserire il credito erariale di terzi nella proposta di transazione fiscale ex art. 182 ter l.fall. nell'ambito di una procedura di accordo di ristrutturazione del credito ex art. 182 bis l.fall.?
Come noto, attraverso il procedimento di esecuzione forzata esattoriale, disciplinato dall'art. 72 bis d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602, il Legislatore ha fornito all'Agente della riscossione uno strumento per il recupero coattivo dei crediti chiaramente più rapido rispetto all'ordinaria procedura giudiziale: non è prevista la citazione del terzo pignorato e l'assegnazione del credito mediante provvedimento del Giudice dell'Esecuzione se non nel caso di inottemperanza all'ordine di pagamento e successiva citazione avanti al Giudice dell'Esecuzione ex art. 72, comma 2, del citato d.p.r. n. 602/1973. Sicché, proprio per la mancanza della citazione del terzo dinanzi al giudice dell'esecuzione, si ritiene che l'atto di cui all'art. 72 bis d.p.r. n. 602/1973 non sia meramente un atto dell'esecuzione forzata, ma un atto amministrativo emesso dall'Amministrazione finanziaria. Ciò premesso, l'Agente della riscossione agisce in via esecutiva per ottenere il pagamento di un credito vantato nei confronti di un soggetto diverso dal soggetto proponente l'accordo ai sensi dell'art. 182 bis l.fall. Oggetto dell'esecuzione sono le somme di cui il terzo debitore esecutato è debitore nei confronti del soggetto esecutato in forza di rapporti pregressi. L'esecuzione esattoriale comporta quindi semplicemente una sostituzione dell'Amministrazione finanziaria nella posizione del creditore originario senza che ciò comporti una modificazione della natura del debito del soggetto proponente l'accordo 182 bis l.fall. In altre parole, detto debito non assume natura erariale per il fatto che il soggetto creditore è divenuta l'Agenzia per effetto dell'esecuzione e per tale ragione non può essere considerato un debito erariale da inserire nella proposta di transazione fiscale ex art. 182 ter l.fall. Il creditore della società proponente l'accordo ex art. 182 bis e ter l.fall., debitore dell'Agente della riscossione, potrebbe infatti impugnare il pignoramento ex art. 72 bis d.p.r. 602/1973 al fine di contestarne la debenza (in tutto o in parte), ovvero pagare tale debito erariale facendo venire meno il pignoramento stragiudiziale notificato al terzo debitore, facendo così venir meno la pretesa dell'Agente della riscossione verso il terzo debitore che, a quel punto, dovrebbe pagare il proprio debito al creditore originario. In conclusione, quindi si ritiene che il terzo pignorato non possa inserire il credito erariale del proprio creditore nella proposta di transazione fiscale ex art. 182 ter l.fall. . |