Il Parlamento Europeo sulla tutela dei diritti dei minori nei procedimenti giudiziari

Redazione Scientifica
20 Aprile 2022

Con la Risoluzione del 5 aprile 2022, il Parlamento Europeo si è pronunciato sulla tutela dei diritti dei minori nei procedimenti di diritto civile, amministrativo e di famiglia.

Con la suddetta Risoluzione, il Parlamento Europeo ha invitato gli Stati membri a garantire che «in tutti i procedimenti riguardanti il benessere del minore e le sue future modalità di vita, i diritti del minore siano rispettati, garantiti e attuati pienamente e l'interesse superiore del minore abbia la massima priorità e sia debitamente integrato e applicato in modo coerente in tutte le azioni intraprese dalle istituzioni pubbliche, in particolare nei procedimenti giudiziari che hanno un impatto diretto e indiretto sui minori, conformemente all'articolo 24 della Carta».

L'istituzione ha sottolineato come «l'accesso alla giustizia e il diritto di essere ascoltati sono diritti fondamentali e che ogni minore, indipendentemente dal suo contesto sociale, economico o etnico, deve poter godere pienamente di tali diritti a titolo personale, indipendentemente dai propri genitori o tutori legali»,

Inoltre, la pandemia da COVID-19 ha causato molteplici difficoltà nell'accesso alla giustizia, compresi i ritardi nei procedimenti. Per tale motivo, gli Stati membri sono stati sollecitati a prevedere misure volte a facilitare l'accesso alla giustizia durante le pandemie, in particolare nel caso in cui un minore sia coinvolto in procedimenti civili, amministrativi

o di diritto familiare.

Anche la Commissione è stata incaricata a presentare una serie di orientamenti comuni o strumenti che dovrebbero includere «raccomandazioni e migliori pratiche destinate agli Stati membri, al fine di garantire che l'audizione del minore sia condotta da un giudice o da un esperto qualificato e che non sia esercitata alcuna pressione, neanche da parte dei genitori».

Viene sottolineato come nei procedimenti di diritto di famiglia, tali audizioni dovrebbero svolgersi in un contesto «a misura di minore ed essere consoni all'età, alla maturità e alle abilità linguistiche del minore in termini di padronanza della lingua e dei contenuti, fornendo nel contempo tutte le garanzie tese ad assicurare il rispetto dell'integrità emotiva e dell'interesse superiore del minore e assicurando che l'autorità competente tenga in debita considerazione le opinioni del minore in funzione della sua età e maturità» e come «nell'ambito di procedimenti di diritto familiare in cui vi è un sospetto di violenza domestica, familiare o "assistita", l'audizione del minore dovrebbe essere sempre condotta in presenza di professionisti qualificati, medici o psicologi, compresi professionisti specializzati in neuropsichiatria infantile, per non aggravare il suo trauma o causargli ulteriori danni».

I minori coinvolti, quindi, dovrebbero essere informati in tutte le fasi del processo in un modo da poter comprendere la decisione adottata dall'autorità, in modo adeguato all'età, alla maturità e alle competenze linguistiche.

Il Parlamento invita, quindi, gli Stati membri anche a:

- collegare i procedimenti penali e civili che coinvolgono una singola famiglia e i minori, al fine di evitare efficacemente discrepanze tra le decisioni giudiziarie e le altre decisioni legali che danneggiano i minori;

- garantire e fornire informazioni facilmente accessibili, comprensibili, a misura di minore sui diritti dei minori nei procedimenti di diritto civile, amministrativo e di famiglia e sui procedimenti stessi, compresi quelli di natura transfrontaliera;

- consentire l'accesso a un'assistenza legale gratuita, finanziata con fondi pubblici e di alta qualità per i minori coinvolti in controversie civili, amministrative e familiari, comprese quelle di natura transfrontaliera, in particolare quando i genitori non esercitano la piena responsabilità genitoriale o quando vi è il sospetto che i loro interessi possano essere in conflitto con l'interesse superiore del minore;

- istituire servizi di consulenza e sostegno all'infanzia facilmente accessibili, di alta qualità, personalizzati, gratuiti e finanziati con fondi pubblici, sia all'interno che all'esterno dei Tribunali;

- prestare particolare attenzione ai minori che spesso subiscono discriminazioni o si trovano in una situazione vulnerabile, compresi i minori con disabilità, i minori provenienti da contesti migratori e i minori che vivono in condizioni di povertà o sono socialmente esclusi;

- offrire corsi di formazione obbligatori sui diritti e le esigenze specifiche del minore per i giudici, gli altri professionisti del diritto, le autorità di contrasto, gli assistenti sociali, gli insegnanti e gli asili e tutte le altre parti interessate coinvolte nei procedimenti giudiziari e amministrativi riguardanti i minori;

- procedere allo scambio di buone pratiche per quanto riguarda le udienze di minori, il diritto dei minori all'informazione e il diritto alla riservatezza in tutta l'UE;

- mettere a disposizione risorse sufficienti per garantire che i procedimenti civili, amministrativi e di diritto di famiglia che coinvolgono minori siano gestiti nel massimo rispetto degli standard di giustizia a misura di minore:

- tutelare l'interesse superiore del minore nei procedimenti familiari transfrontalieri;

- rispettare il diritto di ogni minore a mantenere contatti personali e diretti con ciascun genitore;

- attuare adeguatamente le nuove disposizioni e i nuovi obblighi nel quadro del regolamento (UE) 2019/1111 del Consiglio concernente la competenza, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, e la sottrazione internazionale di minori;

- ampliare la ricerca e la raccolta di dati per quanto riguarda la giustizia a misura di minore e le migliori prassi nazionali in materia negli Stati membri;

- istituire uffici di pre-mediazione al fine di fornire ai genitori e ai minori interessati tutte le informazioni di cui hanno bisogno in merito allo svolgimento della mediazione e ai suoi possibili costi e benefici;

- esplorare l'uso di strumenti online, incluse le videoconferenze, nella mediazione in caso di controversie a lunga distanza o di controversie interessate da circostanze eccezionali, come la pandemia di COVID-19.

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