30 anni dalla strage di Capaci: le celebrazioni del Ministero della Giustizia

Redazione Scientifica
23 Maggio 2022

La “memoria di tutti”, questo il tema scelto dalla Fondazione Falcone, per il 30° anniversario delle stragi di Capaci e Via D'Amelio. La cerimonia che si terrà oggi, nel giorno dell'attentato a Falcone, ha l'obiettivo di ricordare tutte le vittime di mafia di ogni stagione.

23 maggio 1992: sulla strada del ritorno da Roma a Capaci, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta vengono uccisi dalla mafia in un attentato che segnerà per sempre la storia del Paese.

19 luglio 1992: ben 57 giorni dopo, muore il giudice Paolo Borsellino. Salta in aria insieme alla scorta in via d'Amelio.

Proprio oggi il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, parteciperà alla commemorazione di tutte le vittime di mafia, che si terrà durante la cerimonia allestita al Foro Italico, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Inoltre, alle 12, nel complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo, la Guardasigilli interverrà all'evento organizzato dalla Fondazione Falcone e dal Ministero degli Esteri dal titolo “La vocazione globale del pensiero di Giovanni Falcone: la proiezione internazionale della lotta alla mafia”.

Anche il Presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, aprendo i lavori dell'Assemblea dell'ACA - Europe, ha commemorato Falcone e Borsellino. Queste le sue parole: «vorrei ricordare la figura di Giovanni Falcone ucciso dalla mafia con sua moglie Francesca Morvillo e con i tre giovani membri della sua scorta e anche l'assassino a luglio, del suo migliore amico, un altro eroe della lotta contro la mafia, Paolo Borsellino. Due eventi tragici che hanno scosso non soltanto noi giudici ma tutto il Paese. Da allora la lotta contro la mafia è diventata la lotta contro un cancro da estirpare, con costanti sforzi che continuiamo a profondere anche in Consiglio di Stato quando ci occupiamo, in terza Sezione, delle infiltrazioni mafiose nell'economia. Falcone diceva “seguite la scia dei soldi e troverete la mafia". Questo è uno dei principi chiave da tenere a mente ancora oggi».

*Fonte: DirittoeGiustizia

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