Decreto legislativo - 30/03/2001 - n. 165 art. 6 bis - (Misure in materia di organizzazione e razionalizzazione della spesa per il funzionamento delle pubbliche amministrazioni) 1(Misure in materia di organizzazione e razionalizzazione della spesa per il funzionamento delle pubbliche amministrazioni)1 1. Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, nonché gli enti finanziati direttamente o indirettamente a carico del bilancio dello Stato sono autorizzati, nel rispetto dei princìpi di concorrenza e di trasparenza, ad acquistare sul mercato i servizi, originariamente prodotti al proprio interno, a condizione di ottenere conseguenti economie di gestione e di adottare le necessarie misure in materia di personale [e di dotazione organica] 2. 2. Le amministrazioni interessate dai processi di cui al presente articolo provvedono al congelamento dei posti e alla temporanea riduzione dei fondi della contrattazione in misura corrispondente, fermi restando i processi di riallocazione e di mobilita' del personale3. 3. I collegi dei revisori dei conti e gli organi di controllo interno delle amministrazioni che attivano i processi di cui al comma 1 vigilano sull’applicazione del presente articolo, dando evidenza, nei propri verbali, dei risparmi derivanti dall’adozione dei provvedimenti in materia di organizzazione e di personale, anche ai fini della valutazione del personale con incarico dirigenziale di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286. [1] Articolo inserito dall'articolo 22, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69 [2] Comma modificato dall'articolo 4, comma 2, lettera a), del D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 75. [3] Comma sostituito dall'articolo 4, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 75. InquadramentoLa l. n. 69/2009, con il primo comma dell'art. 22, ha introdotto nel corpo del decreto n. 165 il nuovo art. 6-bis, dedicato ai processi di esternalizzazione di servizi (cfr. anche l'art. 31 del decreto n. 165, in tema di Passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attività). Il d.lgs. n. 75/2017 è poi, a sua volta, intervenuto, con l'art. 4, comma 2, per il restyling delle disposizioni in esame, nell'ambito delle modifiche conseguenti all'introduzione dei piani triennali dei fabbisogni di personale. Al fine di rendere l’articolato coerente con la nuova impostazione basata sui piani triennali dei fabbisogni di personale, di cui al precedente art. 6, il legislatore delegato ha eliminato dal comma 1 dell’art. 6 -bis il riferimento alla dotazione organica; anche il comma 2 è stato sostituito con una nuova formulazione sterilizzata da rinvii alla dotazione (Silvestro, 115). Ai sensi del primo comma, le P.A. (come definite dall'articolo 1, comma 2, del decreto n. 165) nonché gli enti finanziati direttamente o indirettamente a carico del bilancio dello Stato possono, nel rispetto dei princìpi di concorrenza e di trasparenza, acquistare sul mercato servizi originariamente prodotti al proprio interno, Ciò a condizione di ottenere conseguenti economie di gestione e di adottare le necessarie misure in materia di personale. Le amministrazioni interessate dai predetti processi di razionalizzazione «provvedono al congelamento dei posti e alla temporanea riduzione dei fondi della contrattazione in misura corrispondente, fermi restando i processi di riallocazione e di mobilità del personale». Secondo il disposto del comma 3, i collegi dei revisori dei conti e gli organi di controllo interno delle amministrazioni devono vigilare sull'applicazione della normativa in esame, dando evidenza, nei propri verbali, dei risparmi derivanti dall'adozione dei provvedimenti in materia di organizzazione e di personale, anche ai fini della valutazione dei dirigenti. Come sottolineato dalle Linee di indirizzo adottate con il d,m. 8 maggio 2018, nei piani dei fabbisogni di personale le amministrazioni dovranno «dare puntualmente conto dell'eventuale applicazione dell'articolo 6-bis del d.lgs. 165/2001 in caso di acquisto sul mercato di servizi, originariamente prodotti al proprio interno, al fine di dimostrare le conseguenti economie di gestione e per evidenziare le necessarie misure in materia di personale. [..] Un eventuale reinternalizzazione è subordinata al rispetto della normativa in materia di accesso all'impiego nelle pubbliche amministrazioni nonché all'invarianza di oneri per la finanza pubblica». Questioni applicative.Secondo Corte Conti sez. autonomie, n. 16/SEZAUT/2016/QMIG l'esternalizzazione di un servizio deve essere attuata dall'ente nel quadro di misure di programmazione ed organizzazione in grado di assicurare, nell'ambito della generale riduzione della spesa corrente, anche la riduzione delle spese di personale ». Corte Conti sez. contr. Lombardia, n. 143/2017/PAR ha, a sua volta, precisato che «nel caso di esternalizzazione del servizio non sarebbe coerente con la lettura dell'art. 6-bis, comma 2 del d.lgs. n. 165/2001, che sancisce il congelamento dei posti e la rideterminazione in riduzione della pianta organica [...] computare per la determinazione del budget assunzionale, anche il costo dei dipendenti cessati (rectius trasferiti) per l'esternalizzazione del servizio»; ciò anche alla luce della ratio della norma in questione «che intende, tra l'altro, conseguire una riduzione degli organici con conseguente risparmio di spesa». Corte Conti sez. contr. Lombardia n. 101/2019/PAR conferma che l'esternalizzazione di un servizio da parte di un ente locale non può causare duplicazioni di spese di personale, ma deve dare luogo ad economie di gestione Pertanto, al trasporto all'esterno dei costi di produzione del servizio prima prodotto in house, deve corrispondere un risparmio superiore al corrispettivo per l'outsourcing. Cfr. anche Corte Conti sez. contr. Lombardia n. 161/2020/PAR, secondo cui in linea tendenziale, le unità di personale e/o la relativa spesa complessiva dovranno diminuire per effetto di processi di mobilità esterna o riallocazioni che comportino la copertura di posizioni in organico [...] rimaste vacanti per cessazioni ad altro titolo. BibliografiaSilvestro, Il nuovo pubblico impiego dopo la Riforma Madia, Roma, 2017, 115. |