Decreto del Presidente della Repubblica - 28/12/2000 - n. 445 art. 36 - (L) Carta d'identità e documenti elettronici

Massimiliano Scalise

(L) Carta d'identità e documenti elettronici

[ 1. Le caratteristiche e le modalità per il rilascio della carta d'identità elettronica, del documento d'identità elettronico e della carta nazionale dei servizi sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato su proposta del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica, con il Ministro per l'innovazione e le tecnologie e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Garante per la protezione dei dati personali ]1.

[ 2. La carta d'identità elettronica e l'analogo documento, rilasciato a seguito della denuncia di nascita e prima del compimento del quindicesimo anno, devono contenere: a) i dati identificativi della persona; b) il codice fiscale ]2.

[ 3. La carta d'identità e il documento elettronico possono contenere: a) l'indicazione del gruppo sanguigno; b) le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge; c) i dati biometrici indicati col decreto di cui al comma 1, con esclusione, in ogni caso, del DNA; d) tutti gli altri dati utili al fine di razionalizzare e semplificare l'azione amministrativa e i servizi resi al cittadino, anche per mezzo dei portali, nel rispetto della normativa in materia di riservatezza; e) le procedure informatiche e le informazioni che possono o debbono essere conosciute dalla pubblica amministrazione e da altri soggetti, occorrenti per la firma elettronica ]3.

[ 4. La carta d'identità elettronica e la carta nazionale dei servizi possono essere utilizzate ai fini dei pagamenti tra soggetti privati e pubbliche amministrazioni, secondo le modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia ]4.

[ 5. Con decreto del Ministro dell'interno, del Ministro per l'innovazione e le tecnologie e del Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti il Garante per la protezione dei dati personali e la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, sono dettate le regole tecniche e di sicurezza relative alle tecnologie e ai materiali utilizzati per la produzione della carta di identità elettronica, del documento di identità elettronico e della carta nazionale dei servizi ]5.

[ 6. Nel rispetto della disciplina generale fissata dai decreti di cui al presente articolo e delle vigenti disposizioni in materia di protezione dei dati personali, le pubbliche amministrazioni, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, possono sperimentare modalità di utilizzazione dei documenti di cui al presente articolo per l'erogazione di ulteriori servizi o utilità ]6.

7. La carta di identita' puo' essere rinnovata a decorrere dal centottantesimo giorno precedente la scadenza. Le carte di identita' rilasciate su supporto cartaceo e le carte di identita' elettroniche rilasciate in conformita' al decreto del Ministro dell'interno 8 novembre 2007, recante "regole tecniche della Carta d'identita' elettronica", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 261 del 9 novembre 2007, possono essere rinnovate, ancorche' in corso di validita', prima del centottantesimo giorno precedente la scadenza7.

[1] Comma sostituito dall'articolo 8 del D.LGS. 23 gennaio 2002, n. 10 e successivamente abrogato, con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2006, dall'articolo 75 del D.LGS. 7 marzo 2005, n. 82 .

[2] Comma abrogato, con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2006, dall'articolo 75 del D.LGS. 7 marzo 2005, n. 82.

[3] Comma modificato dall'articolo 8 del D.LGS. 23 gennaio 2002, n. 10 e successivamente abrogato, con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2006, dall'articolo 75 del D.LGS. 7 marzo 2005, n. 82.

[4] Comma sostituito dall'articolo 8 del D.LGS. 23 gennaio 2002, n. 10 e successivamente abrogato, con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2006, dall'articolo 75 del D.LGS. 7 marzo 2005, n. 82 .

[5] Comma sostituito dall'articolo 8 del D.LGS. 23 gennaio 2002, n. 10 e successivamente abrogato, con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2006, dall'articolo 75 del D.LGS. 7 marzo 2005, n. 82 .

[6] Comma abrogato, con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2006, dall'articolo 75 del D.LGS. 7 marzo 2005, n. 82.

[7] Comma sostituito dall'articolo 24, comma 3, del D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120.

Inquadramento

La Sezione VII del Capo II dedica due disposizioni relative ai documenti di identità e di riconoscimento. Nel dettaglio, mentre l'art. 35 è dedicato ai documenti di identità e di riconoscimento, l'art. 36, norma quasi integralmente abrogata e trasfusa d.lgs. n. 82/2005 (Codice dell'amministrazione digitale, CAD, al cui commento si rimanda), resta in vigore solo limitatamente al comma 7, limitatamente alla possibilità di rinnovo della carta d'identità.

Documenti di identità e documenti di riconoscimento: elementi comuni e fattori di differenziazione.

L'art. 35 si compone di tre commi il primo dei quali esprime una disposizione di nuovo conio, il secondo riproduce all'art. 292 del r.d. n. 635/1940, recante approvazione del regolamento per l'esecuzione del r.d. n.773/1931 (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), il terzo, ed ultimo, l'art. 2, comma 9 della l. n. 127/1997.

In linea generale può osservarsi che il legislatore, pur avendo mantenuto, già in sede di definizioni (cfr. art. 1, comma 1, lett. c) e d) del TUDA) la separazione concettuale tra documento d'identità e documento di riconoscimento, non ha mancato di evidenziare le caratteristiche comuni di entrambe le tipologie di documento, rappresentate dall'indifferenza del supporto, dalla presenza della fotografia, dal rilascio da parte di una pubblica amministrazione italiana o straniera ma soprattutto dall'attitudine a consentire l'identificazione del titolare.

Tra i fattori di differenziazione, per converso, si sottolinea che l'amministrazione deve essere competente al rilascio della carta d'identità la quale ha, finalità prevalente di dimostrare l'identità personale del titolare, laddove il documento di riconoscimento deve essere tale da consentire l'identificazione personale.

Avuto riguardo alla comune attitudine a consentire l'identificazione del titolare, l'art. 35, comma 1, circoscrive l'area di operatività dell'equipollenza tra carta d'identità e i documenti elencati dal successivo comma 2. Tale equipollenza, infatti, ha effetto solo nei casi in cui le disposizioni del testo unico regolino fattispecie che presuppongono l'impiego di un documento di identità. L'equipollenza non opera, ad esempio, nel caso di svolgimento dell'attività giurisdizionale da parte degli uffici giudiziari. Si pensi al caso di richiesta di documento di riconoscimento del soggetto che intende depositare atti o istanze presso gli uffici giudiziari ove si svolge l'attività di volontaria giurisdizione.

Come evidenziato in dottrina, analogamente, per l'esibizione dei documenti nel procedimento elettorale occorre fare riferimento – quanto ai titoli validi per l'identificazione di una persona – esclusivamente alle disposizioni speciali che disciplinano tale procedimento (Aa.Vv., 168).

Fra le applicazioni giurisprudenziali della norma in commento merita menzione una fattispecie in cui, in relazione ad un caso di pagamento di buoni postali ad un soggetto in tesi non abilitato alla riscossione, il giudicante ha, fra l'altro, concluso per la piena equipollenza al documento di identità del libretto pensione INPS, con cui era stato identificato il presentatore del titolo, in quanto tale documento, recante numero pensione, è legalmente previsto dalla normativa vigente quale valido documento di riconoscimento (Trib. Pisa n.226/2020).

L'art. 35 chiude prevedendo che, nei documenti d'identità e di riconoscimento non è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, salvo specifica istanza del richiedente.

Il rinnovo della carta di identità cartacea o elettronica.

Nel rimandare, per il commento alle disposizioni in materia trasfuse nel CAD, giova soffermarsi in questa sede soltanto su quanto previsto dall'art. 36, comma 7 in materia di rinnovo della carta d'identità, essendo stata tale disposizione oggetto di recente riforma ad opera dell'art. 24, comma 3 del d.l. n.76/2020 conv. inl. n.120/2020 (c.d. decreto semplificazioni).

In particolare, la novella legislativa, intervenendo sulla precedente formulazione che prevedeva la regola per cui la carta di identità, ancorché su supporto cartaceo, può essere rinnovata a decorrere dal centottantesimo giorno precedente la scadenza, da un lato sopprime il riferimento al supporto cartaceo, consentendo l'anticipato rinnovo per qualsiasi tipologia di carta d'identità; d'altro lato, si prevede che le carte di identità rilasciate su supporto cartaceo e le carte di identità elettroniche (rilasciate in conformità al decreto ministeriale 7 novembre 2007 recante regole tecniche della Carta d'identità elettronica) possano essere rinnovate ancorché in corso di validità, anche prima del centottantesimo giorno precedente la scadenza.

Si introduce, per tale via, una forma di incentivo affinché si realizzi, da parte degli utenti, il passaggio dalla carta d'identità cartacea a quella elettronica, la quale ha non la sola funzione certificatoria dell'identità bensì anche di consentire l'accesso ai servizi delle pubbliche amministrazioni in rete.

Bibliografia

Aa.Vv., La documentazione amministrativa, Rimini, 2001, 167 ss.

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