Decreto del Presidente della Repubblica - 28/12/2000 - n. 445 art. 15 bis - Notificazioni di atti e documenti, comunicazioni ed avvisi 1Notificazioni di atti e documenti, comunicazioni ed avvisi 1 1. Alla notificazione di atti e di documenti da parte di organi delle pubbliche amministrazioni a soggetti diversi dagli interessati o da persone da essi delegate, nonché a comunicazioni ed avvisi circa il relativo contenuto, si applicano le disposizioni contenute nell'articolo 137 , terzo comma, del codice di procedura civile. Nei biglietti e negli inviti di presentazione sono indicate le informazioni strettamente necessarie a tale fine. [1] Articolo inserito dall'articolo 174 del D.LGS. 30 giugno 2003, n. 196. Successivamente l'articolo 174 del D.Lgs. 196/2003 è stato abrogato dall'articolo 27, comma 1, lettera c), numero 3), del D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101. InquadramentoL'art. 15-bis, inserito nell'impianto originario del TUDA ad opera dell'art. 174 del d.lgs. n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), rinvia direttamente alle norme del codice di rito in materia di notificazioni. In particolare, per notificazioni di atti e documenti, comunicazioni ed avvisi, la consegna o il deposito avviene in busta sigillata, con trascrizione del numero cronologico della notificazione. Sulla busta non sono apposti segni tali da indurre a desumere il contenuto dell'atto. Tuttavia, rispetto all'art. 137, comma 3, c.p.c., l'ambito applicativo dell'art. 15-bis del T.U. è limitato alle sole ipotesi in cui, sul piano soggettivo, gli atti e documenti provengano dalle Pubbliche Amministrazioni, e siano diretti a soggetti diversi dagli interessati o da persone da essi delegati. Sul piano oggettivo il rinvio opera anche per tutte le comunicazioni ed avvisi circa il contenuto dei relativi atti. Comunicazioni e notificazioni: tutela della riservatezza.Le novità introdotte in materia di notificazioni, comunicazioni ed avvisi dall'art. 174 del Codice in materia di protezione dei dati personali, intendono assicurare garanzie affinché determinati documenti vengano portati a conoscenza dell'interessato in maniera certa, salvaguardando al contempo il diritto dello stesso a non vedere violata la propria privacy in relazione all'ingiustificata divulgazione di dati sensibili che lo riguardano. Infatti con la notificazione dell'atto o del documento in mani diverse da quelle dell'interessato, si può favorire un'ingiustificata divulgazione dei dati che lo riguardano. Sebbene la norma non lo specifichi espressamente, si ritiene che l'ambito applicativo della disposizione in commento, anche nel caso di comunicazioni e avvisi circa il contenuto degli atti e documenti da notificare, sia relativo al caso di comunicazione nei confronti di persona diversa dall'interessato o da persona da esso delegata. Sempre al fine della tutela della riservatezza del destinatario è posta l'ulteriore previsione secondo la quale in caso di biglietti e inviti di presentazione sono indicate solo le informazioni strettamente necessarie al raggiungimento dello scopo, con ciò facendo applicazione di quei principi di finalità e minimizzazione dei dati personali recati oggi disciplinati dall'art. 5 del Reg. 2016/679/UE (c.d. GDPR). Si è osservato, in dottrina, che il sistema della notificazione a mezzo del servizio postale da parte delle Pubbliche Amministrazioni ex art. 10, l. n.265/1999, che avviene attraverso l'invio dell'atto in busta chiusa, è diventato il sistema preferenziale per garantire la riservatezza del destinatario. Ne consegue l'applicabilità delle norme dettate dalla l. n. 890/1982 (cfr. art. 10, comma 5 l. n. 265/1999), avente per oggetto notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari (Aa.Vv., 181 ss.). BibliografiaAa.Vv., La documentazione amministrativa, Milano, 2001, 175 ss. |