Decreto legislativo - 7/03/2005 - n. 82 art. 53 - Siti Internet delle pubbliche amministrazioni 1Siti Internet delle pubbliche amministrazioni 1 Art. 53. 1. Le pubbliche amministrazioni [centrali] realizzano siti istituzionali su reti telematiche che rispettano i principi di accessibilità, nonché di elevata usabilità e reperibilità, anche da parte delle persone disabili, completezza di informazione, chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità dì consultazione, qualità, omogeneità ed interoperabilità. Sono in particolare resi facilmente reperibili e consultabili i dati di cui all' articolo 54 2. 1-bis. Le pubbliche amministrazioni pubblicano, ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, anche il catalogo dei dati e dei metadati [definitivi], nonche' delle relative banche dati in loro possesso e i regolamenti che disciplinano l'esercizio della facolta' di accesso telematico e il riutilizzo di tali dati e metadati, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria 3. 1-ter. Con le Linee guida sono definite le modalita' per la realizzazione e la modifica dei siti delle amministrazioni (A)4 [2. Il CNIPA svolge funzioni consultive e di coordinamento sulla realizzazione e modificazione dei siti delle amministrazioni centrali.] 5 [3. Lo Stato promuove intese ed azioni comuni con le regioni e le autonomie locali affinché realizzino siti istituzionali con le caratteristiche di cui al comma 1.] 6 _____________ (A) In riferimento alle Linee guida design siti internet e servizi digitali di cui al presente comma vedi Determinazione AGID - Agenzia per l'Italia digitale 26/07/2022 n. 224. [1] Rubrica sostituita dall'articolo 43, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179. [2] Comma modificato dall'articolo 21 del D.Lgs. 4 aprile 2006, n. 159 e dall'articolo 43, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179. [3] Comma aggiunto dall'articolo 43, comma 1, lettera c), del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179 e successivamente modificato dall'articolo 48, comma 1, del D.Lgs. 13 dicembre 2017, n. 217. [4] Comma aggiunto dall'articolo 43, comma 1, lettera c), del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179 e successivamente modificato dall'articolo 66, comma 1, del D.Lgs. 13 dicembre 2017, n. 217. [5] Comma abrogato dall'articolo 43, comma 1, lettera d), del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179. [6] Comma abrogato dall'articolo 43, comma 1, lettera d), del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179. InquadramentoAttraverso numerosi interventi normativi, il legislatore ha individuato una serie di contenuti minimi che i siti internet istituzionali degli enti pubblici devono garantire con la finalità di garantire un livello minimo di trasparenza e di servizi agli utenti. L'art. 53 CAD, come modificato dal d.lgs. 13 dicembre 2017, n. 217, si inserisce in questo contesto, andando ad elencare i principi guida che devono orientare le attività di progettazione dei siti internet delle pubbliche amministrazioni, ossia: • Accessibilità. Al riguardo, la l. n. 4/2004 si preoccupa di garantire il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della Pubblica Amministrazione e ai servizi di pubblica utilità delle persone disabili, in ottemperanza al principio di uguaglianza ai sensi dell'art. 3 Cost. Tale diritto si traduce in obbligo, che incombe su tutti i soggetti pubblici, di progettare e realizzare siti che rispondano a precisi requisiti. L'art. 2, l. n. 4/2004 definisce il concetto di accessibilità come «la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa della loro disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari». L'obbligo di garantire l'accessibilità degli strumenti informatici, e quindi dei siti Internet, non costituisce solo norma programmatica, ma prescrizione dal chiaro nitore precettivo, dal momento che l'art. 4, comma 2, l. n. 4/2004 dispone che siano nulli i contratti stipulati dalle Amministrazioni per «la realizzazione e la modifica di siti Internet quando non è previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità stabiliti» e l'art. 9 della medesima Legge prevede che l'inosservanza di queste norme comporti la responsabilità dirigenziale e disciplinare. • Completezza di informazioni. Tutte le informazioni rivolte agli utenti devono essere rese disponibili in un unico luogo, al quale essi possano accedere facilmente qualora intendano consultare nella loro interezza le informazioni di cui sono destinatari. A ciò si ricollega il dovere di rettificare i dati inesatti e integrare quelli incompleti; • Chiarezza di linguaggio. Questo requisito attiene all'efficacia della comunicazione, pertanto è necessario lavorare sul fronte della comprensibilità del testo. Il linguaggio utilizzato nella redazione dei testi deve essere il più vicino possibile al linguaggio usato dal cittadino medio. • Affidabilità. I siti internet istituzionali devono presentare elevati standard di sicurezza informatica. • Semplicità di consultazione. L'interessato non deve essere costretto a cercare le informazioni all'interno del sito web ma, al contrario, deve sapere immediatamente dove trovarle. • Qualità. Tutti i dati formati o trattati da una PA devono essere integri, e cioè pubblicati in modalità tali da garantire che il documento venga conservato senza manipolazioni o contraffazioni; devono inoltre essere aggiornati e completi, di semplice consultazione, devono indicare la provenienza ed essere riutilizzabili. • Omogeneità. I siti internet delle Amministrazioni devono avere dei nomi a dominio auto esplicativi e di facile riconoscibilità e devono preferibilmente risiedere all'interno del dominio istituzionale dell''Ente, realizzando dei sottodomini ad hoc oppure delle sottosezioni del dominio istituzionale. • Interoperabilità. Essa individua la capacità di un sistema informatico di cooperare e scambiare informazioni o servizi con altri sistemi in maniera più o meno completa e priva di errori. Si tratta di un'operazione che risponde a criteri di affidabilità e ottimizzazione delle risorse. I siti web degli enti pubblici devono essere progettati in modo da assicurare la comunicazione e scambio di informazioni con molteplici piattaforme L'art. 53 CAD prevede, inoltre, che le Pubbliche Amministrazioni pubblichino anche il catalogo dei dati e dei metadati definitivi, nonché delle relative banche dati in loro possesso e dei regolamenti che ne disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria. La norma dispone, inoltre, che con le Linee guida siano adottate le modalità per la realizzazione e la modifica dei siti delle amministrazioni. Linee guida di design per i servizi digitali della P.A.Dal 14 giugno 2021 si è conclusa la fase di consultazione delle nuove Linee guida di design per i servizi web della Pubblica Amministrazione ex art. 53, comma 1-ter CAD. Il documento è stato trasmesso per ulteriori pareri ed integrazioni al Dipartimento per la Funzione Pubblica, al Ministero per lo Sviluppo economico, alla Conferenza unificata e alla Commissione Europea. Il quadro di guide e strumenti per la progettazione e realizzazione di servizi digitali si compone di: Le Linee Guida di design per i servizi web delle pubbliche amministrazioni (non ancora pubblicate), elenco sintetico di regole emanate ai sensi dell'art. 71 del CAD; La guida pratica, contenente tutte le informazioni necessarie per realizzare quanto individuato nelle menzionate linee guida; I kit di Designers Italia «Strumenti pratici», componenti di interfacce web e template a disposizione delle P.A. |