Decreto del Presidente della Repubblica - 24/11/1971 - n. 1199 art. 15 - Revocazione.

Olga Toriello

Revocazione.

Art. 15

I decreti del Presidente della Repubblica che decidono i ricorsi straordinari possono essere impugnati per revocazione nei casi previsti dall'art. 395 del codice di procedura civile.

Nei casi previsti nei numeri 4 e 5 dell'art. 395 del codice di procedura civile il ricorso per revocazione deve essere proposto nel termine di sessanta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa o della pubblicazione del decreto impugnato nei modi stabiliti dai regolamenti particolari delle singole amministrazioni; negli altri casi il termine di sessanta giorni decorre dal giorno della scoperta o dell'accertamento del dolo o della falsità o del recupero dei documenti.

Al ricorso per revocazione sono applicabili, le norme contenute nel presente capo (A).

(A) In riferimento al presente articolo vedi: Circolare Ministero dell'Interno 27 marzo 2013 n. 9/2013.

Inquadramento

Quanto, infine, ai rimedi esperibili avverso la decisione assunta con decreto del Presidente della Repubblica, essa è impugnabile con ricorso per revocazione nei casi di cui all'art. 395 c.p.c. (art. 15 d.P.R. n. 1199/1971).

La revocazione.

Ai sensi dell'art. 15 d.P.R. n. 1199/1971, la revocazione del decreto del Presidente della Repubblica che decide il ricorso straordinario è ammessa nei soli casi previsti dall'art. 395 c.p.c.; ossia per specifici vizi della decisione, con la conseguenza che è inammissibile il ricorso ove il ricorrente abbia omesso di dedurre le sue eventuali lagnanze in maniera precisa e comprensibile, e si sia limitato a definire genericamente «ingiusto ed immotivato» il parere del Consiglio di Stato, senza spiegare per quali ragioni egli ritenga di essere stato ingiustamente trattato né perché egli rilevi difetto di motivazione nel dispositivo (Cons. St. III,n. 685/2009). Quanto all'errore di fattoex art. 395 n. 4 c.p.c., esso deve risultare dagli atti o documenti della causa, ossia dai documenti trasmessi dal ministero al Consiglio di Stato (Cons. St.III, n. 584/2001;Cons. St.IV, n. 2428/2002).

Va specificato, peraltro, che, a mente dell'art. 15 del d.P.R. n. 1199/1971 il rimedio della revocazione nei casi previsti dall'art. 395 del codice di procedura civileè applicabile ai decreti del Presidente della Repubblica che decidono i ricorsi straordinari e non già ai pareri che rappresentano comunque una fase prodromica a quella decisionale (Cons. St. I, n. 1630/2003).

Ai sensi dell'art. 398 c.p.c., la revocazione può essere proposta con citazione soltanto davanti allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata: ne deriva che “E' inammissibile il ricorso per revocazione contro il decreto del Presidente della Repubblica che decide il ricorso straordinario proposto direttamente al Consiglio di Stato e non alla stessa autorità che ha adottato la decisione impugnata e, quindi, al Capo dello Stato” (Cons. Stato, sez. III, 08 ottobre 2021, n. 6738).

Il ricorso per Cassazione per motivi di giurisdizione.

L'avvenuta mutazione genetica del rimedio sancita dalla L. n. 69/2009 e dal Codice del processo amministrativo, con la trasformazione del parere del Consiglio di Stato in decisione giurisdizionale ammissibile solo nell'ambito della giurisdizione amministrativa, implica il corollario dell'impugnabilità della decisione che definisce il ricorso straordinario con ricorso per Cassazione per motivi di giurisdizione ai sensi dell'art. 111 Cost. (Cass. S.U., n. 8039/2018; Cass. S.U., n. 9487/2019; Cass. I, n. 11227/2021).

Ne consegue l'inammissibilità di censure relative alla correttezza dell'esercizio del potere giurisdizionale del giudice adito, poiché estranee al controllo e al superamento dei limiti esterni della giurisdizione (Cass. S.U., n. 23464/2012).

Bibliografia

Benvenuti, Appunti di diritto amministrativo, 115, e Autotutela, in Enc. dir., 541; Caringella, Manuale di diritto amministrativo ragionato, Roma, 2021, parte 12, capitoli 1 e 5; Casetta, Manuale di diritto amministrativo, Milano, 2020; D'angelo, La «giurisdizionalizzazione» del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: profili critici di un orientamento che non convince, in giustiziaamministrativa.it, 2013; De Roberto, Tonini, I ricorsi amministrativi, Milano, 1984, 78; Freni, Il nuovo ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, Roma, 2010; Jaricci, Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, Bologna, 2011; Mazza Laboccetta, Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Un rimedio per la «tutela della giustizia nell'amministrazione», Napoli, 2017; Pignataro, Riflessioni sulla natura del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e sulle sue dirette implicazioni, in federalismi.it, 2017; Sandulli, Manuale di Diritto Amministrativo, Napoli, 1989; Tanda, Le nuove prospettive del ricorso straordinario al capo dello Stato, Torino, 2014.

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