Decreto del Presidente della Repubblica - 24/11/1971 - n. 1199 art. 4 - Istruttoria.Istruttoria. Art. 4 L'organo decidente, qualora non vi abbia già provveduto il ricorrente, comunica il ricorso agli altri soggetti direttamente interessati ed individuabili sulla base dell'atto impugnato. Entro venti giorni dalla comunicazione del ricorso gli interessati possono presentare all'organo cui è diretto deduzioni e documenti. L'organo decidente può disporre gli accertamenti che ritiene utili ai fini della decisione del ricorso. InquadramentoLa norma in esame è dedicata alle garanzie procedimentali assicurate ai soggetti direttamente attinti dal provvedimento censurato. Le regole proceduraliIn dettaglio, l'art. 4 pone a carico dell'Amministrazione l'obbligo di comunicazione del ricorso gerarchico ai soggetti direttamente contemplati nell'atto impugnato, allorché non vi abbia già provveduto il proponente, sulla falsariga dell'obbligo di notifica del ricorso giurisdizionale ai controinteressati individuati nel provvedimento impugnato. La violazione di tale obbligo, con l'omessa comunicazione della proposizione del ricorso gerarchico ai soggetti indicati dall'art. 4, non determina l'inammissibilità del ricorso stesso, non avendo la norma inteso tutelare in termini rigorosi e inderogabili il contraddittorio (T.A.R. Marche, Ancona, 12 dicembre1986, n. 666; T.A.R. Lazio, RomaIII, 22 settembre1982, n. 820). Diversamente che in campo giurisdizionale, la notificazione del ricorso ad almeno un controinteressato non è condizione di ammissibilità del ricorso, con la conseguenza che l'assenza di notifica è supplita dalla comunicazione da parte dell'organo decidente (T.A.R. Lecce n. 493/1985; T.A.R. Catania n. 204/1986). Tale obbligo di comunicazione è finalizzato a esercitare il diritto al contraddittorio mediante la presentazione di deduzioni e documenti. La norma in esame sottopone pertanto il contraddittorio procedimentale agli stessi principi di quello giustiziale: il rispetto del principio di del contraddittorio, quale canone fondamentale al quale deve informarsi anche la tutela giustiziale, implica che le decisioni assunte prima della scadenza del termine di 20 giorni previsto dall'art. 4 d.P.R. n. 1199/1971 siano illegittime, in quanto non consentono ai privati un'adeguata difesa (Trib. Sup. Acque 25maggio 1994, n. 35; T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, 26febbraio1988, n. 122). La comunicazione di cui all'art. 4, peraltro, può essere sostituita da una qualsiasi misura di conoscenza del ricorso ai predetti controinteressati, in ossequio al principio di raggiungimento dello scopo (T.A.R.Lazio III, 30 giugno 1984, n. 352). La previsione in esame dimostra che, anche per i ricorsi amministrativi, vale, in materia di acquisizione del materiale probatorio su cui si forma il convincimento del giudice, il principio dispositivo, temperato soltanto dai poteri istruttori d'ufficio riconosciutigli per legge: non può pertanto ritenersi illegittima la decisione gerarchica che non abbia tenuto conto di un provvedimento relativo al caso controverso che l'Amministrazione subordinata, benché ritualmente interpellata, non abbia prodotto a sua difesa (T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, 26 febbraio1988, n. 122). La presentazione di osservazioni da parte dei privati non osta, in ogni caso, al ricorso a nuove indagini da parte dell'Amministrazione investita di un ricorso gerarchico, che conserva tale facoltà discrezionale, il cui uso è incensurabile in sede di impugnativa giurisdizionale della relativa decisione (Cons. St.IV, n. 861/1981). L'istruttoriaL'istruttoria non è formalizzata, con la conseguente libertà per la P.A. di accertare autonomamente, senza neanche oneri di comunicazione, i fatti rilevanti per la verifica dei vizi denunciati (T.A.R. Lazio I, n. 429/1977; T.A.R. Friuli n. 122/1988). BibliografiaBenvenuti, Appunti di diritto amministrativo, 115, e Autotutela, in Enc. dir., 541; Caringella, Manuale di diritto amministrativo ragionato, Roma, 2021, parte 12, capitoli 1 e 5; Casetta, Manuale di diritto amministrativo, Milano, 2020; De Roberto, Tonini, I ricorsi amministrativi, Milano, 1984, 78; Sandulli, Manuale di Diritto Amministrativo, Napoli, 1989. |