La liquidazione delle spese di lite per il doppio grado del giudizio di merito
26 Maggio 2022
La Corte di cassazione si è pronunciata sul ricorso proposto da una contribuente avverso la sentenza della CTR Lazio che aveva liquidato le spese del primo e del secondo grado del giudizio di merito in via omnicomprensiva, nella misura di euro 600,00, senza consentire di controllare la correttezza della liquidazione e omettendo del tutto la liquidazione delle spese vive documentate.
I giudici di legittimità hanno ribadito il principio secondo cui «in tema di spese giudiziali, il giudice deve liquidare in modo distinto spese ed onorari in relazione a ciascun grado di giudizio, poiché solo tale specificazione consente alle parti di controllare i criteri di calcolo adottati e di conseguenza le ragioni per le quali sono state eventualmente ridotte le richieste presentate nelle note spese». (Cass. civ., n. 20935/2017; Cass. civ., n. 19623/2016).
Inoltre, hanno evidenziato i giudici, che in relazione alle spese vive – per tali intendendosi tutte quelle rese necessarie dal processo, come il contributo unificato, le marche da bollo necessarie durante il procedimento, i compensi versati dal consulente di parte, e tutti gli esborsi per i quali è previsto un documento specifico che ne attesti l'esborso e l'ammontare – l'art. 2 d.m. 55/2014 prevede che all'avvocato, tra l'altro, è dovuto il «rimborso delle spese documentate in relazione alle singole prestazioni».
La Corte ha accolto quindi il ricorso e cassato la decisione impugnata, rinviando alla CTR Lazio, in diversa composizione, perché provveda alla liquidazione in modo distinto di spese ed onorari in relazione a ciascun grado di giudizio, con riscontro documentale delle spese vive richieste dal difensore. |