Quando si guida non è necessario mantenere la destra estrema se sulla carreggiata ci sono detriti che possono destabilizzare il veicolo

Redazione Scientifica
28 Luglio 2022

«Ai fini del rispetto della prescrizione di cui all'art. 143, comma 1, Codice della strada secondo il quale i veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima non è sufficiente che il veicolo viaggi nella propria mezzeria ma è necessario altresì che esso circoli in prossimità del margine destro della carreggiata stessa. Tuttavia non costituisce violazione del Codice della strada il fatto che un veicolo non marci in prossimità del margine destro della medesima, laddove risulti accertato che il tratto di strada aderente al margine destro della carreggiata sia ingombro o cosparso di materiali atti a minare la sicurezza di marcia del veicolo».

Gli eredi di un uomo, vittima di un incidente stradale, convenivano in giudizio la compagnia assicuratrice per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali, a seguito del decesso del loro familiare.

Il sinistro stradale si era verificato a causa di una manovra imprevista e azzardata fatta da un altro motociclista, che era sopraggiunto a velocità elevata alle spalle della vittima, affiancandolo e sorpassandolo in curva.

La vittima aveva tentato invano una manovra di emergenza, spostandosi sulla destra e modificando l'assetto della curva, ma a causa di detriti sul manto stradale aveva perso il controllo del mezzo, andando a sbattere contro il guard-rail e perdendo la vita sul colpo.

Il Tribunale di primo grado aveva accolto la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale, ma aveva respinto quella relativa al danno patrimoniale.

La Corte d'Appello, aveva invece riformato parzialmente la sentenza, sostenendo che la vittima sarebbe stata corresponsabile al 50% per l'incidente subito, non avendo rispettato del tutto l'obbligo di mantenere la destra e pertanto condannava gli eredi alla restituzione del 50% della somma percepita a titolo di risarcimento del danno.

Avverso la sentenza di secondo grado, le ricorrenti proponevano ricorso per Cassazione sulla base di quattro motivi di doglianza.

Il ricorso è stato accolto.

Per fare luce sulla delicata vicenda la Corte di Cassazione ha affermato che «ai fini del rispetto della prescrizione di cui all'art. 143, comma 1, Codice della strada secondo il quale i veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, anche quando la strada è libera, non è sufficiente che il veicolo viaggi nella propria mezzeria e, quindi circoli sulla parte destra della carreggiata, ma è necessario altresì che esso circoli in prossimità del margine destro della carreggiata stessa.

Tuttavia non costituisce violazione delle prescrizioni di cui all'art. 143, comma 1, del Codice della strada, ascrivibile al conducente del mezzo, il fatto che un veicolo, pur circolando sulla parte destra della carreggiata, non marci in prossimità del margine destro della medesima, laddove risulti accertato in causa che il tratto di strada aderente al margine destro della carreggiata sia ingombro o cosparso di materiali atti a minare la sicurezza di marcia del veicolo».

Alla luce di questi principi, la Corte di Cassazione accoglie il ricorso, cassando la sentenza impugnata.

(Fonte:

dirittoegiustizia.it

)

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