Memoria contenente deduzioni difensive del controinteressato in relazione al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (art. 9, d.P.R. n. 1199/1971)

Roberto Chieppa

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 9 d.P.R. n. 1199/1971, il ricorso straordinario è notificato, nelle forme previste per il ricorso, ad uno almeno dei contro interessati e, quindi, presentato all'autorità che ha emanato l'atto o al Ministro competente (v. formula “Ricorso straordinario al presidente della repubblica”).

I controinteressati possono, entro il termine di sessanta giorni dalla notifica del ricorso, presentare deduzioni e documenti e, eventualmente, presentare ricorso incidentale.

Si ritiene che detto termine non sia perentorio, con riguardo alla possibilità di produrre memorie e documenti, dovendo ritenere quale limite ultimo, l'adunanza del Consiglio di Stato che rende il parere sulla questione. Le deduzioni difensive vanno presentate al Ministero competente. In caso di ricorso incidentale, il termine di sessanta giorni si ritiene perentorio e sono applicabili i principi previsti per il ricorso giurisdizionale (v. formula “Ricorso incidentale”), fermo restando che i requisiti di forma e di presentazione sono quelli del ricorso straordinario.

Tenuto conto che è stato ritenuto applicabile anche al ricorso straordinario il principio di sinteticità, le memorie dovranno pure essere redatte in modo sintetico (Cons. St. I, n. 1326/2019, che ha precisato che, qualora le parti non osservino il predetto dovere di sinteticità, deve spettare al Consiglio di Stato, in sede consultiva, fissare criteri e limiti dimensionali al ricorso e agli altri atti difensivi con valutazione che tenga in considerazione la controversia introdotta con ricorso straordinario e la peculiarità del rimedio straordinario stesso).

Formula

AL MINISTERO .... [1]

CONTRODEDUZIONI [E RICORSO INCIDENTALE] [2] EX ART. 9, COMMA 4, D.P.R. N. 1199/1971

Nell'interesse di

- [PERSONA FISICA], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ....,[eventuale: presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: .... fax ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [3] ]

- [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., [eventuale: presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ....]

- in qualità di controinteressato -

NEL RICORSO STRAORDINARIO PRESENTATO DA

- [PERSONA FISICA/GIURIDICA], rappresentata e difesa da ...., presso il cui studio è elettivamente domiciliata in ....;

- ricorrente -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/MINISTERO], in persona del legale rappresentante pro tempore;

- resistente -

PER L'ANNULLAMENTO

- del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data ...., avente ad oggetto ...., nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso .....

FATTO

Si premette in fatto che:

....

[richiamare sinteticamente i fatti che hanno dato origine al provvedimento impugnato, nonché il contenuto del medesimo; descrivere quindi sinteticamente le doglianze mosse nel ricorso e eventuali sviluppi procedimentali rilevanti successivi al provvedimento/ricorso]

Ciò premesso, con il presente atto lo scrivente, come sopra rappresentato e difeso, in qualità di controinteressato, si costituisce in giudizio, chiedendo sin da subito che il ricorso sia dichiarato inammissibile o improcedibile, ovvero che il medesimo sia respinto in quanto infondato

DIRITTO

[richiamare sinteticamente i fatti e le tesi svolte nel ricorso a sostegno della domanda di annullamento e, quindi svolgere argomenti o eccezioni difensive atte a dimostrare la inammissibilità o infondatezza del ricorso]

1. Sulla improcedibilità del ricorso

Il ricorso è improcedibile, poiché in data ...., il ricorrente ha depositato ricorso presso il T.A.R. ...., avverso il medesimo provvedimento. Pertanto, ai sensi del principio di alternatività ex art. 8 d.P.R. n. 1199/1971, il presente ricorso deve dichiararsi improcedibile

2. Sulla inammissibilità del ricorso

Il ricorso appare in primo luogo inammissibile per i seguenti motivi: .... [indicare eventuali motivi di inammissibilità o improcedibilità del ricorso, con riferimento in particolare, al rispetto dei termini decadenziali, nonché all'interesse ad agire, ovvero alla mancata notifica al controinteressato]

3. Sulla infondatezza del ricorso

Nel merito il ricorso appare inoltre infondato in quanto:

....

[eventuale: 4. Ricorso incidentale

Fermo restando quanto sopra dedotto in merito alla inammissibilità e/o infondatezza del ricorso principale, nell'eventualità che codesto Giudice dovesse ritenerlo meritevole di accoglimento, lo scrivente chiede in subordine l'annullamento dei seguenti atti ...., in quanto viziati per i motivi che si espongono.

- [indicare i provvedimenti avverso i quali si propone il ricorso incidentale, in caso di accoglimento del ricorso principale];

- [indicare i fatti dai quali deriva l'interesse alla proposizione del ricorso incidentale];

[eventuale:

- Sull'istanza cautelare

In relazione alla istanza cautelare di parte ricorrente, se con riguardo all'assenza di fumus vale quanto appena esposto, occorre evidenziare come sia anche insussistente il periculum. Infatti, nel caso di specie, il ricorrente non incorre in alcun pregiudizio grave e irreparabile, poiché .... (indicare gli elementi di fatto dai quali emerga l'assenza di un danno grave e irreparabile per il ricorrente; v. formula “Memoria di costituzione e replica in relazione alla domanda cautelare”)]

- Istanza istruttoria

[indicare eventuali istanze istruttorie]

P.Q.M.

Si chiede che codesto Ministero voglia dichiarare inammissibile o improcedibile il ricorso, o comunque respingerlo nel merito in quanto infondato.

Si chiede sin d'ora di avere accesso a eventuali memorie e documenti che il ricorrente dovesse depositare nel corso del procedimento in relazione al ricorso indicato, con assegnazione di un congruo termine per presentare repliche.

[Eventuale]: Si producono i seguenti documenti:

1) [ ....] [4]

Luogo e data ....

Firma Parte / Avv. ....

PROCURA (EVENTUALE)

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

RELATA DI NOTIFICA [5]

[V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate]

[1]Nel caso di atti statali, il Ministero competente è quello cui fa capo l'autorità che ha emanato l'atto o nel quale la stessa è inserita; in caso di ente para-statale (ente pubblico), si individua nel Ministero che esercita la vigilanza su tale ente; nel caso di atto regionale, il Ministero è quello che esercita la competenza nella materia oggetto dell'atto impugnato. In via residuale, l'art. 11, comma 3, dispone che il ricorso può essere presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in caso di impugnazione di atti di enti pubblici in materie per cui manchi uno specifico collegamento con un Ministero.

[2]La parte può anche proporre ricorso incidentale, non limitandosi a svolgere deduzioni difensive. In tal caso, come si è detto, il termine di 60 giorni è da ritenersi perentorio.

[3]La procura, non necessaria per contraddire nell'ambito del ricorso straordinario, può essere apposta in calce o a margine dell'atto o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c.

[4]Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni per cui ci si oppone all'accoglimento del ricorso.

[5]Necessaria nel caso di proposizione di ricorso incidentale.

Commento

Ai fini dell'ammissibilità del ricorso straordinario è necessario che lo stesso sia notificato ad almeno uno dei controinteressati. Si tratta di soggetti aventi un interesse contrario alla richiesta di annullamento proposta dal ricorrente ed alla concorrente circostanza che tali soggetti siano identificabili dal contesto dell'atto impugnato (cfr. Cons. St. I, n. 312/1992 e Cons. St., n. 293/1998; Cons. St. II, n. 1740/1996).

La notifica ai controinteressati è funzionale a permettere loro di esercitare due fondamentali facoltà relative al proprio diritto di difesa, ossia quella di consentire agli stessi di avvalersi della facoltà di richiedere la trasposizione del ricorso in sede giurisdizionale, accordata ai controinteressati dall'art. 10, comma 1, d.P.R. n. 1199/1971 (v. formula “Opposizione del controinteressato alla decisione in sede amministrativa del ricorso straordinario”), nonché di proporre eventualmente ricorso incidentale (art. 9, comma 4), che costituisce lo strumento messo a disposizione del soggetto intimato per paralizzare l'azione proposta dal ricorrente ed ottenere che, nel caso della possibile fondatezza della domanda, il provvedimento impugnato in via principale venga scrutinato anche sotto altri profili, favorevoli all'interessato, per conseguire la salvezza finale del contenuto essenziale dell'atto (Cons. St., n. 249/1995; Cos. St. III, parere 16 aprile 2002 n. 2026/01). Ne segue che la mancata notifica del ricorso ad almeno uno dei controinteressati non consente l'integrazione del contraddittorio – anche ove richiesta da parte ricorrente nel corso del procedimento – e comporta la declaratoria di inammissibilità del ricorso (Cons. St. II, n. 1639/2015).

Per il ricorso incidentale, l'art. 9, comma 4, d.P.R. n. 1199/1971 assegna ai controinteressati un termine di sessanta giorni dalla notificazione del ricorso straordinario per presentare al Ministero che istruisce l'affare deduzioni e documenti, ovvero per proporre ricorso incidentale. Lo scopo dello strumento, anche in tale sede, è quella di ottenere che il provvedimento impugnato in via principale venga sindacato anche sotto altri profili, favorevoli allo stesso controinteressato, per conseguire la salvezza finale del contenuto essenziale dell'atto (Cons. giust. amm. Sicilia n. 249/1995). Così, ad esempio, con ricorso incidentale, il controinteressato può eccepire vizi del medesimo atto impugnato in via principale, al fine di conservare l'utilità conseguita (ad esempio, avverso il medesimo decreto di approvazione della graduatoria concorsuale, il terzo potrà eccepire vizi in merito alla asserita indebita collocazione nella stessa della ricorrente; Cons. St. II, n. 2127/2017).

Qualora non abbia natura subordinata, ma il ricorso contenga una domanda sostanzialmente autonoma, in chiave riconvenzionale, si dovrà valutare il rispetto del termine di decadenza (Cons. St. III, n. 2026/01). In particolare, in sede di ricorso straordinario, si è ritenuto che il ricorso incidentale rappresenta uno strumento processuale preordinato alla tutela di un interesse conservativo del controinteressato che, in quanto beneficiario di un vantaggio per effetto del provvedimento impugnato, intende preservare “la disponibilità del bene della vita minacciato dall'altrui ricorso principale” (Cons. St. V, n. 4510/2012), e perciò paralizzare, con il ricorso incidentale, l'azione del ricorrente principale. Se invece il controinteressato asserisce di essere leso dal provvedimento, ovvero intenda conseguire vantaggi ulteriori, deve agire con l'impugnazione del provvedimento in via principale chiedendone l'annullamento (Cons. St. VI, n. 4267/2014), mediante un'autonoma impugnazione entro il termine decadenziale previsto (Cons. St. II, n. 88/2016).

Le memorie e i documenti sono presentati al ministero (al riguardo, si ritiene sufficiente una comunicazione mediante raccomandata A/R). Nel caso di ricorso incidentale, lo stesso dovrà essere notificato al ricorrente (Cons. St., n. 22/1980).

Nel caso il terzo controinteressato voglia impugnare un atto presupposto, lo stesso è tenuto a svolgere ricorso incidentale ai sensi all'art. 9, comma 4, del d.P.R. n. 1199/1971 (Cons. St. I, n. 14/1999).

Nello svolgere le difese di merito si deve tenere conto di quanto affermato dalla giurisprudenza in ordine al rapporto tra ricorso straordinario e ricorso gerarchico.

Si ricorda che l'art. 8, comma 1, del d.P.R. n. 1199/1971 stabilisce che il ricorso straordinario, pena la sua inammissibilità, è ammesso contro gli atti amministrativi definitivi e tali sono i provvedimenti contro i quali non è previsto o è stato già esperito il ricorso gerarchico. I provvedimenti sprovvisti del carattere di definitività non possono, pertanto, essere impugnati con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, potendo contro di essi essere proposto in via amministrativa il ricorso gerarchico, secondo quanto stabilito dall'art. 1 del citato d.P.R. n. 1199/1971, a mente del quale “contro gli atti amministrativi non definitivi è ammesso ricorso in unica istanza all'organo sovraordinato, per motivi di legittimità e di merito, da parte di chi vi abbia interesse” (Cons. St. I, n. 989/2021).

Quando il ricorrente abbia introdotto in sede straordinaria, per la prima volta, nuovi e originali profili vizianti mai dedotti in sede di ricorso gerarchico, sono inammissibili i motivi nuovi di ricorso dedotti in sede di ricorso straordinario che non siano stati proposti nella predetta sede contenziosa amministrativa, a meno che il termine a ricorrere contro l'originario provvedimento impugnato non sia ancora decorso, e ciò al fine di evitare che la mancata impugnativa di un atto asseritamente illegittimo attraverso il rimedio giustiziale e la sua successiva impugnativa (per saltum) con il rimedio giurisdizionale possa costituire la via attraverso la quale eludere l'onere di impugnare tempestivamente l'atto nell'ordinario termine decadenziale (Cons. St. I, n. 745/2021).

Per le materie escluse, la regola della alternatività, gli atti impugnabili e le azioni esperibili in sede di ricorso straordinario, i profili procedurali, l'istanza cautelare, la decisione del ricorso, l'ottemperanza e le impugnazioni, vedi il commento alla formula “Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica”.

Per un esame completo dell'istituto del ricorso straordinario v. M.L. Torsello–C. Buglia, Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nella giurisprudenza del Consiglio di Stato, in Giustiziaamministrativa.it, novembre 2021.

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