Prova per testi della cessione d'azienda

05 Gennaio 2023

Il lavoratore può provare per testi il trasferimento di un ramo d'azienda.

Il dipendente può dimostrare per testi il trasferimento di un ramo d'azienda, essendo la prova scritta richiesta ad probationem soltanto tra le parti contraenti ma non anche nei riguardi dei lavoratori?

In linea generale, la cessione di un ramo d'azienda è configurabile ove venga ceduto un complesso di beni che oggettivamente si presenti quale entità dotata di una propria autonomia organizzativa ed economica, funzionalizzata allo svolgimento di un'attività volta alla produzione di beni o servizi, sia essa essenziale o accessoria (art. 1, Direttiva 2001/23).

Criterio decisivo, dunque, è l'individuazione della circostanza che l'entità economica, indipendentemente dal mutamento del titolare, conserva la propria identità.

La prova dell'esistenza di tutti i requisiti che ne condizionano l'operatività, non vincolata ad alcuna particolare forma, incombe su chi intenda avvalersi degli effetti previsti dall'art. 2112 c.c., quale eccezione al principio del necessario consenso del contraente ceduto. In particolare, spetta al cedente l'onere di allegare e provare l'insieme dei fatti concretanti un trasferimento di ramo d' azienda, mentre i limiti alla prova testimoniale, desumibili dall'articolo 2556 c.c., co. 1, c.c. operano solo quando sia dedotto, come fonte di obblighi, direttamente e specificamente il contratto e la parte chieda in giudizio l'accertamento o l'adempimento del suo credito. Tale limitazione, pertanto, opera solo tra i contraenti e non può ritenersi estesa al lavoratore ceduto.

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