Codice di Procedura Civile art. 183 quater - Ordinanza di rigetto della domanda 1

Antonio Scarpa

Ordinanza di rigetto della domanda1

[I]. Nelle controversie di competenza del tribunale che hanno ad oggetto diritti disponibili, il giudice, su istanza di parte, nel corso del giudizio di primo grado, all'esito dell'udienza di cui all'articolo 183, può pronunciare ordinanza di rigetto della domanda quando questa è manifestamente infondata, ovvero se è omesso o risulta assolutamente incerto il requisito di cui all'articolo 163, terzo comma, n. 3), e la nullità non è stata sanata o se, emesso l'ordine di rinnovazione della citazione o di integrazione della domanda, persiste la mancanza dell'esposizione dei fatti di cui al numero 4), terzo comma del predetto articolo 163. In caso di pluralità di domande l'ordinanza può essere pronunciata solo se tali presupposti ricorrano per tutte.

[II]. L'ordinanza che accoglie l'istanza di cui al primo comma è reclamabile ai sensi dell'articolo 669-terdecies e non acquista efficacia di giudicato ai sensi dell'articolo 2909 del codice civile, né la sua autorità può essere invocata in altri processi. Con la stessa ordinanza il giudice liquida le spese di lite.

[III]. L'ordinanza di cui al secondo comma, se non è reclamata o se il reclamo è respinto, definisce il giudizio e non è ulteriormente impugnabile.

[IV]. In caso di accoglimento del reclamo, il giudizio prosegue davanti a un magistrato diverso da quello che ha emesso l'ordinanza reclamata.

[1]   Articolo inserito dall'art. 3, comma 13, lett. d), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149  (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022, il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale).  Per le disposizioni transitorie v. ora l'art. 7, comma 3, d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164, secondo cui in deroga all'articolo 35, comma 1, del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche ai procedimenti  già pendenti alla data del 28 febbraio 2023.

Inquadramento

Il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, con la decorrenza indicata dall'art. 35 dello stesso decreto, ha introdotto due nuovi provvedimenti decisorii con gli artt. 183-ter e 183-quater, i quali prevedono, rispettivamente, l'ordinanza di accoglimento e di rigetto della domanda nelle controversie di competenza del tribunale aventi ad oggetto diritti disponibili.

Il giudice, su istanza di parte, nel corso del giudizio di primo grado può pronunciare ordinanza di accoglimento della domanda quando i fatti costitutivi sono provati e le difese della controparte appaiono manifestamente infondate. L'ordinanza di accoglimento è provvisoriamente esecutiva, è reclamabile ai sensi dell'articolo 669-terdecies e non acquista efficacia di giudicato ai sensi dell'articolo 2909 del codice civile, né la sua autorità può essere invocata in altri processi. Con la stessa ordinanza il giudice liquida le spese di lite. Se l'ordinanza non è reclamata o se il reclamo è respinto, essa definisce il giudizio.

Il decreto legislativo (d.lgs. n. 164/2024) concernente disposizioni integrative e correttive ha specificato che l'ordinanza definitiva di accoglimento della domanda manifestamente fondata non è ulteriormente impugnabile e costituisce titolo per l’iscrizione dell’ipoteca giudiziale, agli effetti del secondo comma dell'art. 2818 c.c.

In caso di accoglimento del reclamo, il giudizio prosegue innanzi a un magistrato diverso da quello che ha emesso l'ordinanza reclamata.

Il giudice, sempre su istanza di parte, all'esito dell'udienza di cui all'art. 183, può invece pronunciare ordinanza di rigetto della domanda quando questa è manifestamente infondata, ovvero se è omesso o risulta assolutamente incerto il requisito di cui all'art.163, terzo comma, n. 3), e la nullità non è stata sanata o se, emesso l'ordine di rinnovazione della citazione o di integrazione della domanda, persiste la mancanza dell'esposizione dei fatti di cui al numero 4), terzo comma del predetto art. 163.

L'ordinanza che accoglie questa istanza è poi soggetta al medesimo regime dell'ordinanza di accoglimento (per un articolato commento, si veda  L. Mancini )

Bibliografia

Caponi, Il processo civile telematico tra scrittura e oralità, in Riv. trim. dir e proc. civ. 2015, 305 ss.; Cordopatri, Per la chiarezza delle idee in tema di forma del provvedimento dichiarativo dell'estinzione del processo e del suo regime impugnatorio, in Riv. trim. dir e proc. civ., 2014, 785 ss.; Didone, Le ordinanze anticipatorie di condanna e la nuova trattazione della causa, in Giur. mer. 2008, 333 ss.; Luiso-Sassani, La riforma del processo civile, Milano, 2006; Mirenda, Le ordinanze ex art. 186-bis, ter e quater c.p.c., in Giur. mer. 1999, 189 ss.; Punzi, Il processo civile. Sistema e problematiche, II, Torino, 2010; Saletti, voce Estinzione del processo: 1) dir. proc. civ., in Enc. giur., XIII, Roma, 1989; Scrima, Le ordinanze ex art.186-bis e ter c.p.c., in Giur. mer. 1998, 137 ss.

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