Codice di Procedura Civile art. 281 terdecies - Decisione 1Decisione1 [I]. Quando ritiene che la causa sia matura per la decisione, il giudice procede a norma dell'articolo 281-sexies. Nelle cause in cui il tribunale giudica in composizione collegiale, l'istruttore dispone la discussione orale della causa davanti a se' e all'esito si riserva di riferire al collegio. La sentenza e' depositata nei successivi sessanta giorni. Se una delle parti lo richiede, il giudice procede a norma dell'articolo 275-bis2. [II]. La sentenza è impugnabile nei modi ordinari. [1] Articolo inserito dall'art. 3, comma 21, del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come sostituito dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n.197, che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". [2] Comma sostituito dall'art. 3, comma 1, lett. ii), del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164. Il testo precedente era il seguente: « Il giudice quando rimette la causa in decisione procede a norma dell'articolo 281-sexies. Nelle cause in cui il tribunale giudica in composizione collegiale, procede a norma dell'articolo 275-bis.» Ai sensi dell'art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023. InquadramentoIl modello decisorio del procedimento in commento, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, a seguito delle modifiche apportate dal decreto correttivo (d.lgs. n. 164/2024), prevede che il giudice, quando ritiene che la causa sia matura per la decisione, procede a norma dell'art. 281-sexies. Nelle cause in cui il tribunale giudica in composizione collegiale, l'istruttore dispone la discussione orale della causa davanti a sé e all'esito si riserva di riferire al collegio. La sentenza è depositata nei successivi sessanta giorni. Se una delle parti lo richiede, il giudice procede a norma dell'art. 275-bis. Risulta così alleggerita la fase del passaggio in decisione con rito semplificato nei giudizi da definire in composizione collegiale, esaurendosi essa dinanzi al giudice istruttore, che poi ne riferisce al collegio, facendosi salva la fissazione di udienza davanti al collegio se anche lo richieda una soltanto delle parti.
ImpugnazioniLa norma precisa che la sentenza “è impugnabile nei modi ordinari”. Il termine breve d'impugnazione, previsto dall'art. 325, decorre, dunque, dalla notificazione della pronuncia, sebbene emessa ex art. 281-sexies, non potendosi ritenere equipollente alla notificazione, in quanto atto ad istanza di parte, la lettura del dispositivo e della motivazione in udienza. Il termine lungo per proporre impugnazione, ex art. 327, decorre, invece, dalla data della pronuncia, che equivale alla pubblicazione prescritta nei casi ordinari. BibliografiaMetafora, Riforma processo civile: il procedimento «semplificato» di cognizione, in ilprocessocivile.it, 12 gennaio 2022; Motto, Prime osservazioni sul procedimento semplificato di cognizione, in judicium, 16 Gennaio 2023; Vellani, Brevi note alle norme in materia di processo semplificato, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2021, 1027 ss. |