Codice di Procedura Civile art. 349 bis - Nomina dell'istruttore 1


Nomina dell'istruttore1

[I]. Quando l'appello è proposto davanti alla corte di appello, il presidente, se non ritiene di nominare il relatore e disporre la comparizione delle parti davanti al collegio per la discussione orale, designa un componente di questo per la trattazione e l'istruzione della causa.

[II]. Il presidente o il giudice istruttore può differire, con decreto da emettere entro cinque giorni dalla presentazione del fascicolo, la data della prima udienza fino a un massimo di quarantacinque giorni. In tal caso il cancelliere comunica alle parti costituite la nuova data della prima udienza.

 

[1] Articolo inserito dall'art. 3, comma 26,  lett. f), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come sostituito dall'art. 1, comma 380, lettera a), l. 29 dicembre 2022, n. 197, che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.- 4. Le norme dei capi I e II del titolo III del libro secondo e quelle degli articoli 283, 434, 436-bis, 437 e 438 del codice di procedura civile, come modificati dal presente decreto, si applicano alle impugnazioni proposte successivamente al 28 febbraio 2023".

Inquadramento

Si evidenzia nella relazione ministeriale di accompagnamento al d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, che la norma intende delineare un nuovo (ma al tempo stesso antico) modello di fase istruttoria nei giudizi di appello, in parte ripresi dal sistema vigente nei processi davanti al tribunale quando questo giudica in composizione collegiale, ove la fase decisoria rimane riservata al collegio ma tutta la gestione della fase istruttoria permane in capo all'istruttore. A tal fine è stato introdotto l'art. 349-bis che prevede la nomina dell'istruttore da parte del presidente. Tale previsione è stata però temperata, anche alla luce del «filtro» previsto per le impugnazioni inammissibili o manifesta mente infondate, nel senso che il presidente può, all'esito di un vaglio preliminare, fissare direttamente udienza davanti al collegio per la discussione orale della causa, in questo caso nominando un relatore. Si è inteso così assicurare la possibilità di adattare le forme del rito alle effettive esigenze dello specifico procedimento, in modo da privilegiare la snellezza e la celerità della decisione quando ciò sia opportuno, riservando modelli processuali più articolati alle cause il cui grado di complessità lo richieda. In realtà si tratta di una norma del tutto inutile in un giudizio in cui l'espletamento di istruttoria è eventualità meramente residuale, sicché il palleggio istruttore-collegio viene a costituire un appesantimento controproducente, e tale da favorire l'allungamento dei tempi di decisione.

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