Codice di Procedura Penale art. 157 bis - Notifiche all'imputato non detenuto successive alla prima 1Notifiche all'imputato non detenuto successive alla prima1 1. In ogni stato e grado del procedimento, le notificazioni all'imputato non detenuto successive alla prima, diverse dalla notificazione dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare, della citazione in giudizio ai sensi degli articoli 450, comma 2, 456, 552 e 601, nonché del decreto penale di condanna, sono eseguite mediante consegna al difensore di fiducia o di ufficio. 2. Se l'imputato è assistito da un difensore di ufficio, nel caso in cui la prima notificazione sia avvenuta mediante consegna di copia dell'atto a persona diversa dallo stesso imputato o da persona che con lui conviva, anche temporaneamente, o dal portiere o da chi ne fa le veci e l'imputato non abbia già ricevuto gli avvertimenti di cui all'articolo 161, comma 01, le notificazioni successive non possono essere effettuate al difensore. In questo caso anche le notificazioni successive alla prima sono effettuate con le modalità di cui all'articolo 157 sino a quando non si realizzano le condizioni previste nel periodo che precede. [1] Articolo inserito dall'articolo 10, comma 1, lett. l) d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150. Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199. InquadramentoL'art. 10, comma 1, lett. l), d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 (c.d. “riforma Cartabia”), ha introdotto il nuovo art. 157-bis, riguardante le notificazioni all'imputato non detenuto successive alla prima, che disciplina il sistema delle notifiche all'imputato non detenuto successive alla prima, in correlazione con quanto disposto dall'antecedente norma dell'art. 157, invece regolante la sola prima notificazione. Profili generaliLa disposizione in commento precisa, al primo comma, che, in ogni stato e grado del procedimento – e perciò con previsione applicativa generalizzata – tutte le notificazioni all'imputato non detenuto successive alla prima, diverse da quelle riguardanti gli atti introduttivi del giudizio (avviso di fissazione dell'udienza preliminare, citazione in giudizio ai sensi degli artt. 450, comma 2, 456, 552 e 601) e al decreto penale di condanna, devono essere eseguite mediante consegna al difensore di fiducia o di ufficio. Trattasi di innovazione di evidente rilievo, a cui fini applicativi è, tuttavia, necessario che all'imputato siano stati effettuati gli avvertimenti previsti di cui agli artt. 157, comma 8-ter o 161, comma 01, altrimenti verificandosi un'ipotesi di nullità della notificazione, alla stregua di quanto previsto dal novellato art. 171, lett. e). Peraltro, in applicazione della delega, il secondo comma dispone che ove l'imputato sia assistito da un difensore di ufficio e la prima notificazione sia avvenuta con consegna di copia dell'atto a persona diversa da quelle indicate al comma 1 dell'art. 157, e l'imputato non abbia già ricevuto gli avvertimenti di cui all'art. 161, comma 1, le successive notificazioni non potranno essere effettuate mediante consegna al difensore. In questo caso, infatti, anche le notificazioni successive alla prima saranno eseguite con le modalità previste dall'art. 157, fin quando non si realizzeranno le necessarie condizioni omesse. Entrata in vigore della riformaL’entrata in vigore dell’art. 157-bis ha decorrenza dal 30 dicembre 2022, ai sensi di quanto stabilito dall’art. 6 del d.l. 31 ottobre 2022, n. 162. In difetto di una normativa transitoria ad hoc, la novella si applicherà secondo il principio tempus regit actum. BibliografiaGialuz, Per un processo penale più efficiente e giusto. Guida alla lettura della riforma Cartabia, Profili processuali, in Sistema penale, 2022, 1. |