Codice di Procedura Civile art. 473 bis 19 - Nuove domande e nuovi mezzi di prova1Nuove domande e nuovi mezzi di prova1 [I]. Le decadenze previste dagli articoli 473-bis.14, 473-bis.16 e 473-bis.17 operano solo in riferimento alle domande aventi a oggetto diritti disponibili2. [II]. Le parti possono sempre introdurre nuove domande e nuovi mezzi di prova relativi all'affidamento e al mantenimento dei figli minori. Possono altresì proporre, nella prima difesa utile successiva e fino al momento della precisazione delle conclusioni, nuove domande di contributo economico in favore proprio e dei figli maggiorenni non indipendenti economicamente e i relativi nuovi mezzi di prova, se si verificano mutamenti nelle circostanze o a seguito di nuovi accertamenti istruttori.
[1] Articolo inserito dall'art. 3, comma 33, del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022 , come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n.197, che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". [2] Comma modificato dall'art. 3, comma 6, lett. d) del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164 che ha inserito le parole: «, 473-bis.16» dopo le parole: «articoli 473-bis.14». Ai sensi dell'art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023. InquadramentoL'art. 473-bis.19 c.p.c. regolando espressamente una questione oggetto di ampio dibattito prevede che le rigide preclusioni (su tale aspetto Sapi – Simeone, 28) contemplate dalle disposizioni precedenti a carico delle parti sia quanto alla proposizione delle domande che all'articolazione di mezzi di prova operano solo con riguardo alle domande aventi ad oggetto diritti disponibili (nel senso che si tratta, quindi, di preclusioni “a geometria variabile” (Giordano (- Farina – Metafora). Le domande aventi ad oggetto diritti indisponibiliIl secondo comma della norma in esame individua espressamente le domande concernenti diritti indisponibili per le quali non maturano in alcun momento preclusioni alla loro proposizione (sicché le stesse possono essere proposte anche per la prima volta in appello). Si tratta, in particolare, delle domande relative all’affidamento e al mantenimento dei figli minori. Sembra dunque doversi escludere che, al di fuori della tutela della prole minorenne, vi siano domande proponibili senza alcuna limitazione nel corso del giudizio (cfr. anche Lupoi 811). Le domande relative a contributi economici in favore del coniuge richiedente o dei figli maggiorenniUna mera attenuazione al sistema delle preclusioni, secondo il principio del giudicato c.d. rebus sic stantibus che permea da sempre detti provvedimenti, è infine prevista per le domande di contributo economico proposte dal coniuge in favore proprio e dei figli maggiorenni non indipendenti economicamente (e per i relativi nuovi mezzi di prova). Queste domande, se le preclusioni sono già maturate, possono essere proposte solo se: a) si verificano mutamenti nelle circostanze o a seguito di nuovi accertamenti istruttori; b) entro la prima difesa utile successiva e fino al momento della precisazione delle conclusioni. Sembra dunque che quest'ultima categoria di domande, anche a fronte di sopravvenienze in fatto, non potrà più essere proposta per la prima volta in appello, come sinora affermato da una parte della giurisprudenza di legittimità (cfr. Cass. n. 29290/2021). E’ stato osservato che sebbene la disposizione in commento non lo preveda espressamente, se il giudice ammette la domanda nuova deve concedere, in omaggio al fondamentale principio del contraddittorio, all’altra parte termine per l’esercizio del proprio diritto di difesa, prendendo posizione sulle nuove domande e richiedendo eventuali prove contrarie (Lupoi, 811). BibliografiaCarratta, Un nuovo processo di cognizione per la giustizia familiare e minorile, in Fam. e dir., 2022, n. 4, 349; Costabile, Il nuovo rito unitario, in Commentario sistematico al nuovo processo civile a cura di Masoni, Milano 2023, 398 ss.; Costabile, Il nuovo procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie, in IUS-processocivile.it, 2023; Danovi, Il nuovo rito delle relazioni familiari, in Fam. e dir., 2022, n. 8-9, 837; Donzelli, La riforma del processo per le persone per i minorenni e per le famiglie, in Giustiziacivile.com, 10 giugno 2022; Farina – Giordano – Metafora, La riforma del processo civile, Milano 2022; Giordano – Simeone (a cura di), Riforma del processo per le persone, i minorenni e le famiglie, Milano 2022; Lupoi, Il giudizio di primo grado, in La riforma del processo civile a cura di Tiscini, Pisa 2023, 794 ss.; Matteini Chiari, I procedimenti in materia di famiglia e minori, in IUS-Processsocivile.it, 21 luglio 2021; Silvestri, L’architettura della riforma della giustizia familiare, in judicium.it; Sapi – Simeone, Gli atti introduttivi, in La riforma del diritto di famiglia: il nuovo processo a cura di Giordano – Simeone, Milano 2023, 9 ss.; Simeone – Sapi, Il nuovo processo per le famiglie e i minori, Milano 2022; Tommaseo, La riforma del processo civile a un passo dal traguardo, in Fam. e dir., 2022, n. 10, 955; Vullo, Nuove norme per i giudizi di separazione e divorzio, in Fam. e dir., 2022, n. 4, 357. |